Tyson rischia la bancarotta

Tyson rischia la bancarotta Sperperati oltre 100 miliardi Tyson rischia la bancarotta NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Nel futuro di Mike Tyson potrebbe non esserci solo la prigione ma anche la miseria. Mentre si aspetta che il tribunale di Indianapolis decida come concretizzare il verdetto di colpevolezza emesso contro il campione, c'è chi si è preso la briga di guardare un po' più da vicino i «conti» del campione, e la conclusione è che «non è certo al verde, ma le sua sostanze si stanno rapidamente assottigliando». In pratica, quella che sta rischiando di lasciare ad aspettarlo fuori, se finirà in prigione, è una situazione di alcuni beni importanti - la sua villa principensca vicino Cleveland, una collezione di gioielli capace di far sognare tanta gente - ma di scarsa liquidità. In banca, insomma, il suo conto sarebbe quasi a secco. Le sue entrate, durante i sette anni di «regno» come campione del mondo dei pesi massimi, sono state di circa 100 milioni di dollari fra «Borse» per gli incontri che sosteneva, diritti per la loro trasmissione televisiva e compensi per la pubblicità fatta ad alcuni prodotti. Ma l'anno scorso quella cifra è letteralmente precipitata a 15 milioni di dollari. Che naturalmente continuano ad essere una grossa somma, ma non compatibile con la vita dispendiosissima condotta finora. Le sue automobili, «attrezzate» con telefono e tutti i comfort e naturalmente fornite di autista, sono una trentina, una vera flotta. Le sue guardie del corpo sono un piccolo esercito, le cause che ha dovuto affrontare e le vittime che ha dovuto tacitare per la sua irrefrenabile attitudine a molestare le donne sono state anch'esse parecchie, per non parlare dei soldi che ha dovuto dare a Robin Givens, l'attricetta da cui ha divorziato dopo neanche un anno di matrimonio. Lei aveva chiesto una «liquidazione» di 125 milioni di dollari. Nessuno ha mai saputo quale sia stato poi l'accordo raggiunto, ma è certo che i suoi avvocati abbiano strappato una somma consistente. Già, gli avvocati. Solo negli ultimi dodici mesi, con loro ha speso cinque milioni di dollari, più i due milioni pagati per il processo appena concluso con il verdetto di colpevolezza e più la somma che ancora dovrà pagare per l'appello. Durante gli anni d'oro, quando capitava che qualcuno gli parlasse di soldi, lui si limitava a dire, spavaldo, che «certo, spendo molto perché mi piace godermi la vita». E se si cercava'di approfondire tagliava corto dicendo: «Io non conosco il gioco del denaro. I milioni arrivano uno dietro l'altro. Non sono in grado di contare somme simili». Ma se uno non sa contare le entrate non sa contare neanche le uscite, e queste sono state e sono molte. Ha seminato in giro dei figli, due di loro li ha riconosciuti e adesso le loro madri ricevono somme mensili per il mantenimento. Se una persona gli è simpatica (e spècie se si tratta di una fanciulla con cui ha passato una notte) lui .può decidere in un àttimo di regalarle una Bmw da 80.000 dollari. E poi ci sono i tanti questuanti della sua vita di «ieri». Ma sopra ogni cosa, a quanto pare, c'è il problema che lui non si è mai occupato direttamente della questione e che nella disputa fra i suoi manager passati Bill Cayton e Jimmy Kacobs e quello subentrato, Don King, molti milioni sono scomparsi senza che si sia ancora riuscito a stabilirne la sorte. Lui si è convinto che i suoi ex manager gli hanno rubato dei soldi, dice Don King, «e ora è come un coniglio spaventato». Ma non nel senso che ha deciso di stare più attento, bensì nel senso che ritiene che è meglio spendere senza ritegno tutto quello che guadagna. Si prospetta per Mike Tyson uno di quei destini tremendi in cui si passa il tempo a rimpiangere il passato e gli errori commessi? C'è chi non lo esclude, e considera perfino «provvidenziale» l'eventuale condanna a qualche anno di prigione. Franco Panta rolli L'ex campione del mondo di pugilato Mike Tyson avvicinato dai giornalisti dopo la sentenza che lo riconosce colpevole di violenza carnale ai danni di Desi rèe Washington, una ragazza di 18 anni candidata al titolo di Miss America Nera

Persone citate: Bill Cayton, Don King, Franco Panta, Jimmy Kacobs, Mike Tyson, Robin Givens

Luoghi citati: Cleveland, Indianapolis, New York, Washington