Cossiga blocca il Csm sui giudici in pensione

Cossiga blocca il Csm sui giudici in pensione Era previsto Tesarne del decreto Cossiga blocca il Csm sui giudici in pensione «Non ero stato informato per tempo» Quattro consiglieri lasciano l'aula ROMA DALLA REDAZIONE Cossiga blocca la discussione del Csm sul decreto che innalza di due anni l'età pensionabile per i magistrati. Ieri la riunione si era già conclusa con un nulla di fatto perché quattro consiglieri (i socialisti Mario Patrono e Pio Marconi, il socialdemocratico Alessandro Reggiani e il democristiano Giuseppe Ruggiero) erano usciti dall'aula, facendo mancare il numero legale al plenum del Consiglio superiore della magistratura. Successivamente il capo dello Stato ha fatto sapere al Consiglio di avere appreso solo in tarda serata che il plenum intendeva occuparsi dell'argomento con procedura d'urgenza. Non avendo dato il mio preventivo assenso alla discussione - ha detto in sostanza - essa non potrà avere luogo nemmeno domani (oggi, ndr). Alcuni consiglieri hanno spiegato che nella mattinata di ieri la richiesta d'inserimento urgente dell'argomento all'ordine del giorno è stata regolarmente inviata al Quirinale e la pratica rinviata al pomeriggio per dare modo al presidente della Repubblica di dare il suo assenso. Nel pomeriggio, quindi, il dibattito è iniziato nella convinzione che Cossiga, non avendo manifestato dissenso, fosse d'accordo sul nuovo ordine del giorno.. Secondo il consigliere Ruggiero, presidente della commissione Riforme di palazzo dei Marescialli, la questione, prima di passare al plenum doveva essere discussa dalla commissione da lui presieduta. Tanto più, aggiungeva il socialdemocratico Reggiani, che oggi il Senato non entrerà nel merito del decreto ma si dovrà pronunciare solo sulla esistenza o meno dei presupposti costituzionali. Al contrario, sosteneva il consigliere di area pds, Alessandro Pizzorusso, ci sono due articoli del regolamento del Csm, il 14 e il 45, che consentivano di procedere con urgenza anche in casi come quello in discussione. Ma, respinta con 13 no, 9 sì ed altrettante astensioni la proposta di Ruggiero per un invio della pratica in commissione Riforme, i quattro consiglieri uscivano dall'aula prima del voto che avrebbe decretato con una forte maggioranza il parere negativo sul decreto del governo. . Ieri sera i componenti della corrente di Magistratura democratica hanno stigmatizzato in un durissimo comunicato il comportamento dei quattro consiglieri. I quali si sono assunti «una pesante responsabilità istituzionale, suscettibile di gravi sviluppi*.

Persone citate: Alessandro Pizzorusso, Alessandro Reggiani, Cossiga, Giuseppe Ruggiero, Mario Patrono, Pio Marconi, Reggiani

Luoghi citati: Roma