E adesso la nube fa paura

E adesso la nube fa paura Nell'aria puzzolente anche elementi chimici pericolosi per la salute? E adesso la nube fa paura Nuove analisi del laboratorio Usi di Grugliasco Idati inviati al pretore ed alla polizia ecologica La nube puzzolente è finita sul tavolo del pretore Amisano, in un rapporto del laboratorio di Sanità pubblica di Grugliasco. Gli specialisti hanno individuato un cocktail chimico, definito «anomalo». Il dipartimento di chimica analitica dell'ateneo giudica «seria» la situazione. Al tredicesimo giorno di puzza si conosce in buona parte cosa c'è nella nuvola che appesta. Lo hanno individuato ì tecnici Giancarlo Glittica, Marco Fontana, Pierfranco Gai-landa. Ecco cosa hanno scoperto il 6 e il 7 febbraio, in corso Tazzoli alle 10, quando la gente si rinchiudeva in casa. Gli «acchiappaodori» hanno individuato alcuni idrocarburi: benzene, 140 microgrammi per metro cubo; etilbenzene, 80; xilene, 80; toluene, 380. Poi «composti aromatici»: eumene, 260 microgrammi; tetracloroetilene, 45; acetato di butile, 110; tricloroetilene, 45. Qualora fossimo esposti a lungo ad alcune di queste sostanze, se presenti nell'aria in rilevanti quantità, potremmo subirne darmi. Il rapporto con i dati trasmesso al pretore è stato consegnato anche al comando dei vigili urbani e all'assessorato comunale all'Ambiente. Da Grugliasco si precisa: «Si lavora sulle caratteristiche tossicologiche e sulle concentrazioni pericolose per l'uomo». «E' inconsueto trovare queste sostanze nell'aria» ha spiegato Giorgio Zanchi, direttore del laboratorio di Grugliasco. «La concentrazione è fuori norma. Sicuramente non fanno bene: in particolare il eumene ed il benzene». Da oggi nel sofisticato laboratorio «Grandi strumentazioni» presso il dipartimento universitario di chimica analitica di via Giuria, il dottor Marco Vincenti cercherà nell'aria catturata altre sostanze che potrebbero essere sfuggite ai chimici di Grugliasco. Abbiamo parlato con il professor Gianfranco Vanni, direttore del dipartimento di chimica analitica: «La sommatoria di queste sostanze, cioè idrocarburi e composti aromatici, può essere dannosa per la salute. I livelli individuati meritano attenzione». Il professor Gianmario Nano, tossicologo presso l'Università, precisa: «Certo che i valori possono provocare irritazioni. Sarebbe opportuno fare le analisi in diversi giorni per capire meglio». L'assessore all'Ambiente Lupi ripete: «L'Usi di Torino ha sempre sostenuto che non c'erano sostanze tossiche. Ma per iscritto non ho mai visto nulla. Meno male che da Grugliasco hanno collaborato. Dovrò consultare esperti per affrontare l'emergenza». Ieri nel primo pomeriggio i tecnici dell'Usi nel giro delle diverse fabbriche si sono recati alla Fiat Mirafiori a prelevare campioni di acqua delle cabine di verniciatura. In giornata dovrebbe arrivare da Roma, finalmente, il laboratorio mobile dell'Enea per inseguire la nube puzzolente con apparecchiature speciali e, speriamo, capaci di dare una pronta risposta. Giuliano Delfini Da 13 giorni la nube puzzolente si sposta in città ma la sua origine non è ancora stata scoperta

Persone citate: Amisano, Gianfranco Vanni, Giorgio Zanchi, Giuliano Delfini, Lupi, Marco Fontana, Marco Vincenti, Pierfranco Gai-landa

Luoghi citati: Grugliasco, Roma, Torino