Folk d'Europa con capitale a Torino di Maurizio Lupo

Folk d'Europa con capitale a Torino La nostra città scelta dal Comitato internazionale dell'Europeade: «Qui esiste una collezione di 8000 documenti» Folk d'Europa con capitale a Torino Giandoja cerca duecento milioni per un centro studi Giandoja cerca duecento milioni per realizzare a Torino il «Centro europeo di cultura folcloristica», un istituto per gli studiosi di folk e di tradizioni popolari di tutti i Paesi del continente. L'incarico gli è stato affidato dal Comitato Internazionale dell'Europeade, l'associazione che, con il riconoscimento ufficiale del Consiglio d'Europa, rappresenta ad Anversa una sorta di Cee del folclore, alla quale aderiscono 400 gruppi della Comunità Europea, ma anche delle nuove democrazie dell'Est. «Torino - spiega Andrea Flamini, il popolare Giandoja dell' Associassion Piemontèisa - è stata scelta come capitale europea del folclore anche per la sua posizione geografica, sulla direttrice padana che unirà l'Atlantico con i Balcani, e perché qui, in via Gioberti 6, la nostra associazione ha già raccolto una collezione di oltre 8 mila documenti, con spartiti, incisioni, strumenti tipici, che illustrano secoli di tradizioni folcloristiche dell'intera Europa». Questo fondo iniziale, secondo gli intenti del Comitato dell'Europeade, dovrà essere potenziato da tutti i gruppi dei Paesi soci, che riverseranno dischi, filmati) Video, costumi, libri, bibliotèche. «Un simile patrimonio - prosegue Flamini - dovrà essere archiviato secondo moderni criteri di catalogazione e di consultazione». La sede attuale non basta, «il Comune ne aveva assegnata una spaziosa, in corso Regina 47. L'avevamo ristrutturata. Ma una notte ci hanno portato via strumenti e impianti di amplificazione per un valore di cento milioni. Lì i beni del Centro europeo sarebbero troppo esposti». Adesso è urgente trovare i soldi. «Solo per avviare l'attività abbiamo fatto un preventivo di 200 milioni, più altri 130 per il primo anno di esercizio. Contia¬ mo su Comune, Provincia, Regione e privati per avviare il Centro entro aprile e averlo in piena attività per dicembre. Torino nel 1995 ospiterà il festival folcloristico dell'Europeade, che quest'anno a luglio si terrà a Figuera da Foz, in Portogallo». Flamini si propone di essere ottimista: «Il Comune ci ha assicurato il patrocinio, ma di soldi non ha fatto cenno. La Provincia sta ancora analizzando il piano di lavoro». Solo dalla Regione giunge una promessa, quella di Cantore, assessore al Turismo: «L'iniziativa ci piace, il solo patrocinio è inconcepibile. Daremo un contributo adeguato. E' ancora da valutare, ma verrà sostenuto con uno sforzo unite-rio della Presidenza della Regione, in concerto con gli assessorati al Turismo, alla Cultura e ai Beni culturali». Ma che cosa guadagneranno Torino e il Piemonte da queste spese? Non c'è il rischio che si crei il solito carrozzone di buoni propositi, ma con scarso utile? Giandoja freme: «Basta dire che questo centro sarà H catalizzatore di centinaia di gruppi folcloristici? Diventerà la sede organizzatrice delle più importanti manifestazioni europee legate alla cultura popolare, con congressi, mostre e seminari. Già :oggi ci fanno visita diversi studenti stranieri da Chambéry, i Parigi, Utrecht, Lione, ma anche dagli Stati Uniti. Vengono a Torino per preparare le tesi di laurea. Abbiamo già contatti con la Polonia e persino con l'Università di Tirana in Albania». Maurizio Lupo Andrea Flamini Il popolare Giandoja della Associassion Piemontèisa «Contiamo su enti locali e privati per avviare il Centro entro aprile»

Persone citate: Andrea Flamini, Cantore, Flamini