L'Inter multa Matthaeus

L'Inter multa Matthaeus L'Inter multa Matthaeus Ma Lothar contesta: non pago io non ho detto nulla di male MILANO. Cambia lo scenario per l'Inter, che passa dal campionato alla Coppa Italia, ma i problemi e le polemiche che travagliano da tempo la squadra non mutano. La formazione di Suarez affronterà questa sera la Juventus con una formazione ampiamente rimaneggiata, come era già accaduto domenica scorsa a Verona: intanto, nello spogliatoio la tensione è sempre al livello di guardia. A rinfocolarla, anche ieri ha provveduto Matthaeus che torna in campo dopo aver saltato il confronto con i veneti per squalifica. Non l'ha indotto al silenzio nemmeno la pesante multa inflittagli dalla società, e comunicatagli ieri dall'amministratore delegato Boschi, per le dichiarazioni rilasciate lunedì contro i compagni: «Non hanno grinta e mancano della giusta mentalità vincente». Al termine dell'allenamento il tedesco ha ribadito che «è inutile parlare nello spogliatoio perché l'ho già fatto tante volte e non è mai accaduto nulla. Sono un giocatore vincente e non posso accettare passivamente lo spettacolo deprimente di domenica. Ho già parlato in passato e parlerò tutte le volte che lo riterrò necessario. Dobbiamo conquistare almeno un posto, in Uefa dove siamo in concorrenza con altre 10 squadre e andare avanti in Coppa Italia. Due traguardi che non possiamo mancare per il bene di tutti. Quanto alla multa, non la pagherò perché non ho detto nulla di male». Anche Suarez ha polemizzato con Matthaeus: «Le critiche si fanno nello spogliatoio dove ci parliamo tutti i giorni e a lungo». Ma quello che preoccupa di più il tecnico nerazzurro è l'assenza di cinque titolari, tutti difensori e centrocampisti. Siccome anche Dino Baggio e Orlando lamentano acciacchi vari, Suarez è stato costretto a convocare quattro giovani della primavera per completare la rosa. «Comunque, è inutile recriminare sulle assenze - dice il tecnico -, cercheremo lo stesso di fare la nostra parte perché ci troviamo di fronte a una delle avversarie storiche dell'Inter e perché in coppa Italia non è possibile rimediare ad eventuali passi falsi. Speriamo che i panchinari vogliano sfruttare al meglio l'occasione». Suarez non conosce questa Juventus. Non l'ha mai vista tranne che in qualche spezzone di partita trasmesso dalla televisione. «Ma l'ho fatta seguire attentamente - spiega - e le referenze sono ottime. Fortunatamente per noi mancherà di Kohler e Julio Cesar. È' una grande squadra e il pareggio con il Milan lo conferma. Solo i risultati stratosferici dei rossoneri la relegano in seconda posizione in classifica. In una stagione normale sarebbe prima a pieno merito». Di Trapattoni, Suarez dice: «Ricordo solo il Giovanni avversario nel Milan, ma in campo ci siamo affrontati poco perché lui era sempre destinato a marcare Mazzola. Era un duro, il derby lo giocava alla morte. Scorretto? No, leale anche se si era abituato ad appoggiarsi un poco sull'avversario quando non riusciva ad anticiparlo». Per quanto riguarda il confronto di questa sera Suarez non vuole anticipare la formazione perché è ancora alla ricerca del tornante di sinistra, l'unico ruolo per il quale l'Inter è completamente scoperta. Ma quasi certamente sarà l'anziano Baresi il terzino sinistro con Montanari stopper al fianco del libero Battistini, Dino Baggio mediano e Orlando centrocampista. Nino Sorniani

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