Quante carabine-sexy di Cristiano Chiavegato

Quante carabine-sexy Quante carabine-sexy Nel biathlon oro alla Restzova e applausi atte bette norvegesi LES SAISIES DAL NOSTRO INVIATO Anche il biathlon, sport poco conosciuto in Italia e comunque praticato quasi esclusivamente da militari (nell'ex Urss i praticanti effettivi sono mezzo milione) ha i suoi eroi. Nell'Olimpo dei fenomeni è salita ieri Anfissa Restzova, 27 anni, di Sverdlovsk che si è aggiudicata la prima gara femminile disputata nella storia dei Giochi, la cosiddetta prova sprint: 7,5 km di fondo e 10 colpi, 5 da terra e 5 in piedi. La ragazza della Csi ha infatti stabilito un record: è la prima atleta in assoluto - quindi compresi i maschi - ad aver vinto una medaglia d'oro olimpica nel fondo e nel biathlon. Quattro anni fa era stata una delle componenti della staffetta che aveva dominato a Calgary. Con il nome da sposare, Romanova, era stata anche campionessa mondiale juniores. Poi ha sposato l'allenatore nazionale del biathlon, Restzov, ed ecco spiegato il segreto del suo cambio di specialità. Non bravissima nel tiro (3 errori nei colpi in posizione elevata), ha seminato le avversarie sugli sci, lasciandosi alle spalle la tedesca Misersky e la compagna Belova. Le due russe si sono presentate in conferenza stampa con tanto di falce e martello1 sul cappellino, simboli affiancati dal nome Vergarli, un noto salumificio italiano che sponsorizza la squadra di Mosca. Bravine le azzurre, se si considera che sono giovanissime e debuttanti: 16» Nathalie Santer (sostenuta a gran voce dal padre che si era dipinto il volto, da una parte il tricolore, dall'altra il nome della figlia su fondo azzurro), 37° posto per la Schwingshakl, 49° della Erica Carrara e 56° alla Pallhuber. Non si poteva onestamente pretendere di più. Tira invece come una Diana cacciatrìce la miss maggiorata del villaggio, l'argentina Maria Giro, che non ha sbagliato un colpo, godendo probabilmente di ottimi appoggi per il fucile, sia quando è coricata che in piedi. Fasciata di una tuta a dir poco aderente la sudamericana ha fatto anche strage di cuori e tutti le hanno perdonato il passo molleggiato ma lento sugli sci. In ogni caso la lotta per l'elezione a reginetta continua, perché le bionde norvegesi, fisicamente meno appariscenti, hanno risposto con le armi (che non erano carabine...) a disposizione, presentandosi in gara con una combinazione bianca quasi trasparente, dalla quale si poteva tranquillamente rilevare l'assenza di indumenti intimi. Meno sexy - almeno per noi la seconda prova del biathlon, la 10 km maschile. Che però ha attrattive maggiori per quanto riguarda la tifoseria italiana, in quanto gli azzurri sono forti, poiché Andrea Zingerle è in testa alla Coppa del Mondo e la nostra squadra ha anche vinto le due staffetta disputate a Rupolding (in Germania) e ad Anterselva. La veloce gara di oggi tuttavia è forse la meno adatta alle possibilità degli uomini del et Prucker. Ma onestamente i favori del pronostico sono divisi fra una quindicina di nomi di atleti di diverse nazionalità. Una prova molto incerta dove potrebbe anche esserci un posticino sul podio per lo stesso Zingerle o per uno dei suoi tre compagni, Leitgeb, Carrara e Passler. Cristiano Chiavegato Anfissa Restzova, oro nel biathlon

Luoghi citati: Anterselva, Germania, Italia, Mosca, Rupolding, Urss