Vacilla la tregua, l'Armata torna a sparare

Vacilla la tregua, l'Armata torna a sparare JUGOSLAVIA A Zagabria arrivano altri 25 osservatori dell'Orni, Tudjman sollecita l'invio dei Caschi Blu Vacilla la tregua, l'Armata torna a sparare Bombe su Vinkovci, un miliziano morto e due feriti in Slavonia ZAGABRIA. Le violazioni del cessate il fuoco nell'area di Vinkovci, nella Slavonia orientale le più gravi dall'inizio della tregua, il 3 gennaio - hanno creato ieri nuove incertezze a Zagabria, mentre 25 osservatori dell'Onu si sono aggiunti ai 50 già presenti per preparare l'eventuale invio di un contingente di pace dei «caschi blu». Dopo sei mesi di guerra che hanno causato seimila vittime e oltre mezzo milione di profughi, cresce intanto nella neonata Repubblica ex jugoslava il disagio per il mancato riconoscimento da parte degli Usa. La Croazia, soddisfatta per avere stabilito rapporti diplomatici con i Paesi della Cee, non capisce le esitazioni di Washington, motivate dall'ancora poco chiara situazione delle minoranze serbe nella Repubblica e del loro futuro status. «Vi immaginate Washington che sollecita un negoziato tra Kuwait e Saddam Hussein per la protezione dei diritti politici di una minoranza irachena nell'Emirato, colpevole di avere favorito l'aggressione?», si è amaramente interrogato ieri il quotidiano di Zagabria «Vecernji List». «Ponendo condizioni alla Croazia, si stanno purtroppo mettendo sullo stesso piano vittime e aggressori». Ma pur in questa situazione di incertezza, il governo di Zagabria ha fatto sapere ieri di accettare la missione di pace dell'Orni come «uno dei mezzi per assicurare la pace e la stabilità nelle regioni temporaneamente occupate». Anche il presidente croato Franjo Tudjman ha assicurato il proprio sostegno «totale e incondizionato» alle Nazioni Unite, che potrebbero dispiegare entro breve tempo un'ingente forza multinazionale di pace. L'agenzia «Hina» ha pubblicato una serie di missive di Tudjman che si esprime in tal senso, proprio mentre nella regione di Vinkovci - l'altro ieri sera - un soldato croato è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti in scontri tra le forze dell'esercito federale e le milizie ribelli. Secondo la radio croata, l'Armata ha bombardato il centro della città, mentre l'agenzia «Tanjug» ha accusato i croati di aver aperto il fuoco. In conseguenza della guerra, la produzione industriale della Croazia è calata del 30% e il costo della vita è aumentato del 250% nell'ultimo anno. [Ansa] Coda a Zagabria le vecchie targhe jugoslave vengono sostituite con quelle della neonata Repubblica di Croazia (FOTOAP]

Persone citate: Franjo Tudjman, List, Saddam Hussein, Tudjman