A Padova pignorata la cattedra di Galileo

A Padova pignorata la cattedra di Galileo Per una vertenza tra l'Università e 18 medici A Padova pignorata la cattedra di Galileo PADOVA. La cattedra di Galileo Galilei, dipinti, mobili antichi e lampadari della sede dell'università di Padova, nel palazzo Del Bo, sono stati pignorati da un ufficiale giudiziario in conseguenza di una causa intentata e vinta davanti al pretore del lavoro da 18 clinici che lavorano alle dipendenze dell'ateneo patavino. Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi, ma soltanto ieri se n'è avuta notizia. Tra gli oggetti pignorati vi sono anche alcuni modelli di vascelli veneziani del XVIII secolo usati da Simone Stratico per l'insegnamento dell'architettura navale e le immagini dipinte degli studenti stranieri, appese alle pareti della Sala dei Quaranta. I 18 medici che si sono rivolti al giudice del lavoro vantano un credito nei confronti dell'università di 730 milioni di lire per prestazioni effettuate oltre il normale orario di lavoro presso l'Usi e retribuite soltanto in parte. La sentenza del pretore a loro favorevole risale al settembre scorso. La causa faceva riferimento ad un accordo nazionale risalente al 1983 che introduceva l'istituto dell'incentivazione alla produttività, con la retribuzione di una serie di prestazioni oltre il normale orario di lavoro. Fra queste vi è l'attività svolta da professori, assistenti e ricercatori che operano nelle cliniche per conto dell'unità sanitaria locale. Tale lavoro è ripartito per il cinquanta per cento tra attività didattica e prestazione medica. L'università di Padova però, fino al dicembre del 1988, ha ritenuto di dover corrispondere ai clinici soltanto l'indennizzo legato alle prestazioni sanitarie, rifacendosi a due convenzioni, una con la regione Veneto e una con la stessa Usi. Il pretore ha però stabilito che ai sanitari debba essere corrisposta, anche per quel periodo, l'intera incentivazione di produttività. [Ansa]

Persone citate: Del Bo, Galileo Galilei, Galileo Padova, Simone Stratico

Luoghi citati: Padova