Sequestri, attacco a Scotti

Sequestri, attacco a Scotti Sequestri, attacco a Scotti La moglie di Conocchiella accusa «Esistono ostaggi eccellenti» LAMEZIA TERME. «Non ho voluto fare polemica. Non era quello che mi prefiggevo. Volevo soltanto che la gente comune sapesse come la pensiamo, perché è giusto che sappiano. Mio marito? Mi hanno detto che nessun elemento induce a ritenere che sia morto. Era questo quello che volevo sentire»: Audinia Conocchiella è appena uscita dalla «sala vip» dello scalo aeroportuale di Lamezia Terme dove ha incontrato il ministro degll'Interno, Vincenzo Scotti, che ieri pomeriggio ha ricordato il sovrintendente di polizia Salvatore Aversa e la moglie, uccisi in un agguato nella città calabrese lo scorso gennaio. La requisitoria di Audinia Conocchiella sembra aver còlto nel segno, poiché la donna ha ottenuto le risposte che cercava e che vertevano tutte sull'esistenza di un rapporto dei carabinieri secondo il quale ci sono ben poche possibilità che il marito sia vivo. La moglie del dentista di Bria- tico non sembra disposta, comunque, ad abbandonare la strada che ha imboccato, che è poi quella della chiarezza. Sabato, in una «lettera aperta» inviata a Scotti, Audinia aveva parlato di uno scollamento nelle indagini sul sequestro del marito, di una approssimazione nell'azione degli inquirenti. Questa impressione l'ha confermata anche ieri, davanti al ministro degll'Interno, davanti al capo della polizia. Su un punto Audinia Marcelli ni ha voluto essere chiara: «Non ho parlato, né lo avevo mai fatto in passato, di sequestrati di serie A o B, magari basandomi sulla loro provenienza, il Nord o il Sud. Credo invece - questa è la mia chiara sensazione - che esistano dei "sequestri eccellenti" che si concludono in 29 giorni mentre per altri non si intravede la fine». Il riferimento, chiarissimo, è ad Egidio Sestito, il farmacista rapito a Catanzaro in ottobre e rilasciato, nella Locride, meno di un mese dopo. Le fasi della liberazione del farmacista hanno ingenerato qualche perplessità, non ancora fugate. Ad Audinia Marcellmi, come ad Annamaria ed Annarosa Mal gerì (le figlie di Pasquale Malgeri, il radiologo rapito a Siderno nell'ottobre scorso) Scotti ha ribadito che lo Stato non intende abbassare la guardia. Anzi, ha aggiunto, l'azione investigativa sarà, se mai possibile, ancora più intensa. Ma perché ciò abbia risultati positivi occorre una mobilitazione delle coscienze dei calabresi, ha detto Scotti, come è accaduto nelle indagini sull'uccisione del sovrintendente Aversa, andate a buon fine grazie soprattutto alla collaborazione dei cittadini di Lamezia Terme. Scotti ha anche lanciato messaggi chiari sul pericolo della tenuta democratica nelle zone dove la criminalità mafiosa dispiega al massimo la sua aggressività. «Qui - ha detto Scotti giochiamo una partita determinante. E' in gioco l'unità, la forza dello Stato e delle regole che governano la civile convivenza del nostro Paese». Scotti ha anche lanciato un monito alle istituzioni, soprattutto a quelle locali, perché l'impegno che si sta spendendo non vada perduto. «C'è bisogno di limpidezza nell'azione delle istituzioni. Dobbiamo riconquistare la fiducia dèlia gente». Diego Minuti

Persone citate: Bria, Conocchiella, Diego Minuti, Egidio Sestito, Marcelli, Pasquale Malgeri, Salvatore Aversa, Vincenzo Scotti

Luoghi citati: Annamaria, Catanzaro, Lamezia Terme, Siderno