LA RIVOLUZIONE SECONDO KAROL

LA RIVOLUZIONE SECONDO KAROL LA RIVOLUZIONE SECONDO KAROL LA storia non si fa con i «ma» e con i «se», è cosa nota. Ma l'interrogativo che sorge spontaneo dopo una attenta lettura dell'opera di Luca di Schiena sull'attuale pontefice, Karol Wojtyla, è: se non ci fosse stato il papa polacco sarebbero stati possibili allo stesso modo gli incredibili cambiamenti degli ultimi anni? E ancora: che ruolo ha avuto nella distensione internazionale Giovanni Paolo II, osannato, bistrattato, criticato pontefice? Se è vero che il cristiano nel mondo deve essere «segno di contraddizione» pochi altri come papa Wojtyla - in ruoli così delicati ed incisivi - lo sono stati. Questo, in sintesi estrema, è il filo rosso che segna l'opera del giornalista radiotelevisivo Di Schiena, attento a ripercorrere le tappe salienti dell'esperienza umana e pastorale dell'attuale pontefice. Aprono il volume una serie di medaglio¬ ni, appena abbozzati ma efficaci, dei pontefici che l'hanno preceduto, a partire da Benedetto XV. Segue una radiocronaca in diretta dei principali avvenimenti che l'hanno visto protagonista, da quando indossava la tuta di spaccapietre e l'uniforme militare, a quando faceva l'attore e il commediografo sino alla tonaca talare e al mantello papale. Al settembre 1988 erano già 18 i volumi che raccoglievano encicliche, lettere, esortazioni apostoliche, allocuzioni e un «profluvio di discorsi». Non so se l'autore li abbia letti tutti, ma certo ne ha visti un gran numero a giudicare dalle citazioni testuali che accompagnano puntualmente la cronaca dell'affermarsi dell'«uomopapa» slavo. Di Schiena insiste molto sulla tesi secondo la quale Giovanni Paolo II è «il più uomo fra i papi per aver vissuto la vita del mondo più intensamente degli altri» pontefici e mette in risalto la sua schiettezza e «scorza di montanaro». Sottolinea le aperture al dialogo e alla distensione né tace sulle voci di dissenso che, numerose, si sono levate a protesta di fronte a prese di posizioni dottrinali e a temi quali il divieto del sacerdozio femminile, il celibato dei preti e la morale sessuale. Il papa slavo - a detta del giornalista - ha riproposto un cristianesimo «a forte caratura» ed ha messo in guardia il gregge da un «cristianesimo erratico, approssi¬ mativo, strumentalmente pacifista e sentimentalmente umanitario, ecologico e solidaristico, comodo e consumistico». Il volume è destinato a chi vuol saperne di più sul conto di questo papa, personaggio «ingombrante che si ingrandisce di anno in anno a vista d'occhio», su questo «Pontifex massmediaticus» (come titola un capitolo del volume) che costringe governi e popoli a misurarsi con la Chiesa sui problemi dell'uomo. Più che di una biografia si tratta di un «filmato» - come sottolinea Giulio Andreotti nella presentazione del volume - che «fa comprendere bene anche il fascino della persona, la sua comunicativa universale, l'infaticabilità prodigiosa». Barbara Bertini Luca di Schiena Karol Wojtyla Editalìa pp. 453. L 38.000