Aerei e ferrovie, altra settimana difficile

Aerei e ferrovie, altra settimana difficile Domani il secondo incontro per la scuola: si parlerà degli aumenti, probabile una rottura Aerei e ferrovie, altra settimana difficile Voli in pericolo venerdì, treni in ritardo per il fine settimana ROMA. Treni ed aerei continuano ad essere minacciati da pesanti agitazioni. C'è notevole fermento fra le varie categorie dei due settori, ma si profilano forti tensioni anche in altri servizi pubblici essenziali, come la scuola e la sanità. Il drastico intervento del ministro dei Trasporti Bernini nei confronti dei cobas del personale viaggiante delle ferrovie è servito a dare una boccata di ossigeno, evitando il blocco parziale della circolazione dalle 21 di ieri sera alla stessa ora di oggi. La partita, però, non è chiusa e da un momento all'altro i cobas torneranno all'attacco con nuove forme di protesta che, pur evitando le maglie della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, provocheranno ugualmente caos e disagi. Sembra che pensino a fermate brevi e notevolmente articolate: ad esempio, ritardi di una o due ore delle partenze con orari diversi da compartimento a compartimento. Intanto, due astensioni sono già programmate per la fine della settimana nel compartimento di Genova, con seri riflessi sui collegamenti verso il Nord e il Centro-Sud: venerdì e sabato incroceranno le braccia fra le 9 e le 14 i macchinisti aderenti al coordinamento dei cobas; dalle 21 di sabato alla stessa ora di domenica sarà la volta di tutto il personale associato alla FiltCgil, alla Uilt e all'autonoma Fisafs. Così pure restano sul piede di guerra i cobas degli assistenti di volo, sebbene la commissione di garanzia della legge anti-sciopero li abbia invitati con fermezza a revocare la trafila di agitazioni programmate per febbraio e sospese temporaneamente. Ma, soprattutto, è in calendario per venerdì dalle 7 alle 14 un'altra astensione dei controllori di volo aderenti ai sindacati confederali, all'auto¬ noma Anpcat, alla Cila Av e all'Asda-Cida. Scatterà nei loro confronti la precettazione, date le prevedibili rilevanti conseguenze sul traffico nel cielo italiano? Prima, forse, ci sarà un tentativo del governo per sbloccare la vertenza, tanto più che tutte le organizzazioni hanno chiesto un urgente intervento dello stesso presidente del Consiglio Andreotti per ottenere l'applicazione del contratto firmato fin dal mese di luglio. La Lieta, invece, per conto suo, ha indetto uno sciopero a Reggio Calabria per otto ore, dalle 6 alle 14. Intanto la tensione cresce nella scuola in vista del secondo incontro, che vedrà impegnati domani a Palazzo Vidoni da un lato i ministri della Funzione Pubblica Gaspari, dell'Istruzione Misasi e del Bilancio Cirino Pomicino, e dall'altro rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil, dell'autonomo Snals e di Gilda (i cobas continuano a restare fuori dal negoziato, non avendo accettato il codice di autoregolamentazione). Il governo, infatti, sarà chiamato alla resa dei conti sulla parte più spinosa, cioè quella degli aumenti economici. Dalla sua risposta, che si auspica più motivata rispetto alle dichiarazioni fatte lunedì scorso nella prima riunione, dipende il tipo di reazione dei sindacati, ma già si sa che Snals e Gilda non esiterebbero a riprendere la strada delle agitazioni se il governo dovesse restare ancorato alla proposta di aumenti strettamenti collegati al tasso programmato di inflazione, senza dare assicurazioni in caso di sfondamento. In questo caso, ci sarebbe una sollevazione anche negli altri sette comparti del pubblico impiego con in testa la sanità. Gian Cario Fossi

Persone citate: Bernini, Cirino Pomicino, Gaspari, Gian Cario, Misasi

Luoghi citati: Genova, Reggio Calabria, Roma