L'abbuffata ha accento piemontese di Edoardo Ballone

L'abbuffata ha accento piemontese MANGIAR a cura di Edoardo Ballone Locale in centro L'abbuffata ha accento piemontese Da oltre mezzo secolo questo locale di tre salette contribuisce a far aumentare i lipidi dei torinesi. Da Giuseppe, infatti, si continuano a cucinare schietti piatti piemontesi, preparati in modo canonico e serviti come un tempo, cioè con spudorata abbondanza. Opulenza di antipasti, fitte portate di brasati e di bolliti, insidiosi assaggi di dolci fra cui le pere all'arancia. Qualità e quantità a braccetto, proprio secondo i canoni «estetici» dell'alimentazione subalpina. La moglie di Sauro (cuoco dalla manica larga) fa firmare ai clienti l'ormai affollato album che registra i commenti del fine pranzo: in una pagina c'è un'implorante richiesta dello scenografo Gugli e Imi net ti che recita: «Quanta roba, ma quando riuscirò ad arrivare ai secondi?». * Si pranza e si cena con partenza pilotata, nel senso che se si vuol mangiare si deve arrivare nel locale tra le 12,30 e le 13 e dalle 20 alle 20,30. Quindi, se avete una compagna tiratardi e non puntuale o un amico che stacca dall'ufficio alle 13 e un quarto, sceglietevi un altro indirizzo. E per i bevitori, un consiglio: la barbera di Portacomaro in caraffa. Via San Massimo 34 Cucina piemontese A orario fisso Chiuso lunedì Prezzo: 45 mila con vini Tel. 011/812.20.90

Luoghi citati: Portacomaro