Steffi Belmondo, 15 km verso l'oro di Cristiano Chiavegato
Stefi Belmondo, 15 km verso l'oro Stefi Belmondo, 15 km verso l'oro Usuo paese «emigra» in Francia per vederla in tv LES SAISIES DAL NOSTRO INVIATO Il posto è stupendo. Un colle a nord di Albertville, che fa da spartiacque fra le vallate D'Arcy e di Beaufortain. Bella neve, verdi boschi e chalets. In questa specie di paradiso della montagna però si consumeranno i riti della grande fatica olimpica, cioè le gare di fondo. Una volta lo chiamavano sci nordico; ora, visto che si disputa a 1600 metri di quota, su una pista che è praticamente un ottovolante, con lunghe salite e ripide discese, è difficile da definire. Forse è una specie di supplizio per supermen (o superwomen) che hanno scelto una strada difficile per la gloria. Anche se questi sacrifici, i sudori gelati, vengono - come è giusto - ormai ben retribuiti, nel più puro spirito professionistico, in barba al vecchio e dimenticato De Coubertin. Si comincia subito, oggi, con le donne. E la squadra azzurra getta in pista tre atlete: Gabriel¬ la Paruzzi (pettorale 27), friulana, 22 anni; Bice Vanzetta (36), trentina, 31 anni; Stefania Beimondo (46), cuneese, 23 anni. Manca all'appello Manuela Di Centa, la tigre di Paluzza. Ha deciso di non fare la 15 km a tecnica classica che apre le ostilità perché non è pronta per questo genere di gara, preferendo la combinata, la staffetta e la 30 km finale. Certamente cova qualche colpo a sorpresa, non vuole buttare via preziose energie. E in più si cura i postumi di un'influenza. Tocca dunque a Stefania Beimondo, lo scricciolo di Pontebernardo, frazione di Pietraporzio. La ragazzina dai capelli d'oro che ha saputo conquistare prezione medaglie ai Mondiali e in Coppa e suscitare calde passioni nelle fredde vallate delle Alpi Marittime e Cozie. Tanto è vero che i suoi numerosi tifosi, attuando una singolare quanto clamorosa, seppure moderata protesta contro la tv di Stato (Rai3 non si vede in valle Stura) hanno organizzato una comitiva di pullman e di auto per andarla stamane a vedere sul piccolo schermo, non potendosi tutti permettere di venire a Les Saisies. Non scenderanno però verso la pianura italiana, ma saliranno verso il colle della Maddalena per passare in Francia, a guardare Antenne 2. E' una storia vecchia, questa, che già aveva suscitato polemiche. Lei comunque, Stefi, non si è preoccupata molto della vicenda. Ha cercato di concentrarsi sulla gara e di liberarsi di tutti i problemi, per volare sulla neve. E' calma in apparenza, anche se si rode dentro (le coliche dei campionati italiani erano dovute proprio al nervosismo). Ha mangiato poco, rosicchiato soprattutto mele verdi tentando di assimilare vitamine e energie. «E' inutile fare pronostici - ha detto - ai Giochi si vive alla giornata». Gli esperti tuttavia le danno possibilità di successo, nel senso che potrebbe salire sul podio. Le rivali sono tante e for¬ ti. Numero uno Elena Vialbe, ventiquattrenne di Magadan, nella Csi, ex Urss. Radio box dice che la dura Elena non è al massimo, che è stata poco bene tanto che non ha preso una medaglia ai campionati nazionali. Ma c'è da diffidare. Giovani e vecchie campionesse puntano alle medaglie. La svedese Westin, la norvegese Trude Dybendhal, la finlandese Lukkarinen, la mammina finlandese Hamalainen-Kirvesniemi, 37 anni, l'altra russa Martyinova, fino alla quarantenne fenomenale Smetanina, che però è stata infilata al numero 2, cioè fra le concorrenti che non sono considerate forti. La Belmondo ama i tracciati difficili, la neve calda e pesante. Ciò che dovrebbe trovare oggi sulla pista. Chissà che la sua gente, davanti alla tv in terra straniera, non abbia modo di esultare subito, in attesa di altre imprese nei prossimi giorni. Cristiano Chiavegato
Luoghi citati: Francia, Paluzza, Pietraporzio, Urss
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