Gran finale di Roma la Kappa s'arrende

Gran finale di Roma la Kappa s'arrende Basket, al Messaggero l'anticipo di Torino Gran finale di Roma la Kappa s'arrende TORINO. Al palasport di Parco Ruffini, oltre alle telecamere di Raidue, c'erano anche il et azzurro Sandro Gamba ed i calciatori del Torino. Tanto insolito interesse deve aver distratto la Robe di Kappa, che con un preoccupante black-out negli ultimi 2' ha vanificato la fatica con la quale era riuscita ad arginare il Messaggero, lasciando la vittoria ai romani anche se in modo meno clamoroso di quanto dica il risultato (83-90). La squadra torinese si era infatti presentata alla volata conclusiva ancora in vantaggio (83-80 a -2'33"), ma da quel momento ha affidato le sorti del match unicamente ad Abbio e Della Valle, peraltro autori poco prima di preziosi canestri. Il giovane neo-azzurro, tuttavia, sparacchiava malamente un tiro in sospensione e subito dopo il suo compagno lo imitava in entrata, regalando poi una rimessa laterale agli avversari. Torino subiva così un parziale di 0-10 che suggellava il successo dei capitolini. Al di là dei (pochi) demeriti torinesi, va comunque sottolineata la prova dei tiratori ospiti, Premier su tutti. La pericolosità offensiva del Messaggero è risaputa (ha la migliore percentuale nel tiro da 2 e da 3 in tutta la serie Al), ma il coach torinese Danna temeva forse di più i movimenti sotto canestro di Radja e Mahorn, la regia di Fantozzi o la precisione da lontano di Niccolai e Avenia. Invece la squadra romana ha ritrovato il migliore Premier, partito umilmente in panchina (come gli succede ormai da qualche settimana), ma rivelatosi poi il grimaldello più efficace contro la difesa a uomo o a zona molto adattata dei torinesi. Proprio le bombe dell'ex milanese (7/9 alla finef e quelle di Avenia (3/5) hanno permesso al Messaggero di ovviare ai continui raddoppi della Kappa sul temutissimo Radja, opaco per tutto il primo tempo (solo 4 punti con 2/6), insufficiente in difesa, ma prezioso nel finale per un paio di canestri quando ormai i suoi compagni avevano smarrito la precisione dalla distanza. .Sotto i tabelloni si è dunque sentito di più Mahorn, che non era entrato nel quintetto iniziale a causa di una forma influenzale (accusava ben 39° di febbre). L'ex professionista ha tirato poco ma bene, picchiando duro, come suo solito, tanto da venire alle mani con Magee nel corso del secondo tempo e costringerlo poi ad un fallo (il quarto) di reazione. «Mi stupisce Hurt, da qualche partita che non lo vedevo così preciso e pericoloso», era stato il commento del portiere granata Marchegiani all!intervallo (finito 44 pari). Il numero uno azzurro aveva visto giusto: il pivot della Kappa è stato il migliore dei torinesi, «aiutato» in avvio di partita dalla marcatura accademica di Bargna, ma pungente anche contro l'assai meno arrendevole Mahorn. Il suo 11/14 al tiro (più 9 rimbalzi, 2 stoppate, 3/3 nei liberi e 25 punti di bottino personale) autorizza a credere che, se avesse ricevuto più palloni nelle azioni decisive di fine partita, forse la Kappa non avrebbe perso. Anche perché, ancora una volta, la squadra torinese ha avuto il suo punto debole proprio nelle conclusioni da lontano (2/12 da tre punti, cioè il 17 per cento contro il 55% dei romani) e inoltre ha accusato la giornata infelice di Magee, autore soltanto di 8 punti (con «appena» 7 rimbalzi) e quasi succube fisicamente della mole di Radja (che gli ha rifilato anche due stoppate) e Mahorn. Giorgio Vi berti Robe di Kappa To (ti 13/17): Abbio punti 14 (voto 6,5, tiro 6/11), Della Valle 13 (6, 3/9), Prato (sv, 0/1), Hurt 25 (7,5, 11/14), Magee 8 (6,4/8), Milani 2 (sv, 1/2), Zamberlan 21 (7,9/14). Il Messaggero Rm (ti 12/15): Mahorn 9 (7, 3/3), Bargna (4, 0/1), Fantozzi 8 (6, 3/9), Premier 27 (8, 9/11), Avenia 13 (7, 5/9), Niccolai 13 (6,5, 5/9), Radja 20 (6,5, 8/15). Arbitri: Baldini e Duranti 6.

Luoghi citati: Prato, Roma, Torino