Traffico d'auto, dieci arresti

Traffico d'auto, dieci arresti Le indagini per le esportazioni clandestine di Mercedes anche a Milano Traffico d'auto, dieci arresti Sequestrati i passaporti falsi dei «corrieri» AOSTA. Sono dieci gli arresti per il traffico di Mercedes rubate, dirette, nei Paesi arabi passando attraverso il traforo del Monte Bianco. Il primo risale all'ottobre scorso. Le indagini della procura presso la pretura di Aosta proseguono anche a Milano, dove sono state rubate le auto e dove il traffico sarebbe stato organizzato. Il primo arresto riguardava un marocchino, Salah Moudni, 24 anni: gli inquirenti hanno appurato che il giovane avrebbe legami con un'organizzazione criminosa calabrese. Nunzia Ghio, 31 anni, di La Spezia, era stata arrestata alla metà di novembre, e scarcerata dopo due giorni. Il sostituto procuratore Alberto Iachini era ricorso in appello: in questi giorni la Corte di Cassazione ha accolto la richiesta del pm, ma la donna è ancora libera per alcuni cavilli burocratici. Per il c,aso di Savino Sorrenti¬ no, arrestato a poche ore di distanza da Nunzia Ghio, Masini ha trasmesso gli atti alla procura di Milano: «Ho segnalato al procuratore del capoluogo lombardo che ho tutte le intenzioni di procedere nelle indagini preliminari e che non condivido la richiesta del giudice delle indagini preliminari di dichiarare la competenza per il territorio di Milano. Ho invitato il procuratore a sollevare un conflitto positivo di competenza dinanzi alla procura generale presso la Corte di Cassazione»! Quello di Savino Sorrentino è un caso particolare: l'uomo aveva a suo carico due denunce a piede libero per aver cercato di passare la frontiera, a Ventimiglia, con auto rubate. Aniello Esposito, 26 anni, arrestato a novembre lo stesso giorno di Ghio e Sorrentino, è tornato a casa, a Bollate (Milano): il giovane, però, dovrà sottostare all'obbligo di dimora nel paese, non può uscire nelle ore serali e notturne. Durante le indagini di Masini sono emersi importanti elementi, che potrebbero confermare come queste persone avevano contatti con l'estero. Sono stati sequestrati i passaporti di alcuni di questi «corrieri», nei quali risultavano timbri doganali di svariati Paesi. Il pubblico ministero ritiene che potrebbero confermare l'ipotesi di esportazioni clandestine di Mercedes nel passato. Altre indagini sono state avviate con la collaborazione della procura del tribunale di Milano, che procede nei confronti di alcuni personaggi arrestati un paio di mesi fa dai carabinieri: tra loro sembra che ci sia l'uomo che ha fornito i documenti falsi ed alterati ai «corrieri». Pietro Barbuto, di Quart, ma domiciliato a Milano, non sembra far parte dell'organizzazione: il giovane è già stato rinviato a giudizio. [m. t. z,]