Krabbe come Johnson? di R. S.
Krabbe come Johnson? Un altro scandalo doping: l'atleta tedesca è stata sospesa Krabbe come Johnson? Le analisi della bella velocista e quelle di due colleghe risultate identiche La Federazione indaga: se c'è stata manipolazione, squalifica di 4 anni BONN. Si verifica nell'atletica femminile un caso simile a quello che coinvolse Ben Johnson, squalificato per aver ingerito sostanze dopanti? Negli ambienti sportivi tedeschi la notizia ha avuto l'effetto di una bomba. Katrin Krabbe è stata sospesa dalla sua federazione per sospetto di doping. E se le controanalisi di Colonia (oggi l'esito?) lo confermassero, la bella atleta tedesca, oro nei 100 e 200 ai Mondiali di Tokyo, verrebbe squalificata per 4 anni e salterebbe le Olimpiadi. Per gli esami definitivi è stato convocato da Albertville Manfred Donike, il medico che mise nel sacco Ben Johnson. Manfred Steinback, alto dirigente della federazione tedesca, ha precisato che «non si tratta di una condanna anticipata, ma il sospetto è così pesante da esigere scrupolose verifiche». Gli esami dei campioni di urina per il controllo antidoping prelevati il 24 gennaio in Sud Africa, Paese dove l'atleta completava gli allenamenti, secondo il giornale Bild non hanno rivelato sostanze anabolizzanti. Ma il responso per la Krabbe è perfettamente identico a quelli per due altre atlete, Grit Breuer (400 metri) e Silke Moeller (100). Una coincidenza che fa sospettare una manipolazione, «come se scrive ancora la Bild - qualcuno avesse fornito per tutte e tre la stessa urina o avesse trattato i campioni in modo da far scomparire sostanze proibite». E si fanno altre ipotesi: la Krabbe potrebbe aver assunto sostanze proibite ma collateralmente avrebbe trovato il modo per mascherarle grazie a sostanze «ombrello» o «solventi», oppure si ritrova positiva a sua insaputa, nel senso che a somministrare le sostanze illecite potrebbe essere stato il suo allenatore. La Krabbe, forse perché i suoi exploit destavano sospetto oltre che ammirazione, è stata marcata stretta già all'indomani dei Mondiali di Tokyo '91. Quello sudafricano è stato per lei il 36° controllo. [r. s.]
Luoghi citati: Sud Africa, Tokyo
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