Iri ed Efim insieme sul treno di Bruno Gianotti

Iri ed Efim insieme sul treno Nei prossimi giorni la firma dell'accordo fra Ansaldo e Breda per rafforzare l'industria ferroviaria Iri ed Efim insieme sul treno Nobili e Mancini: il polo nazionale è fatto ROMA. Iri ed Efim, gli eterni nemici, stanno per fare la pace. Almeno sui treni. I due presidenti, Franco Nobili e Gaetano Mancini, annunciano un fidanzamento Ansaldo-Breda che potrebbe finire in matrimonio entro pochissimi giorni, dimenticando vecchi rancori, litigi, flirt con Siemens e Abb, i partner stranieri della primavera scorsa. A Scalea, durante il convegno sulle infrastrutture nel Mezzogiorno, Nobili si sbilancia: «Siamo in dirittura d'arrivo. Si lavora proprio in queste ore per definire gli ultimi dettagli». Mancini conferma: «Stiamo camminando insieme». I particolari della casa comune Ansaldo-Breda restano però nel vago. Il presidente dell'Iri accenna soltanto a un raggruppamento «utile non solo per le partecipazioni statali, ma anche per sviluppare la collaborazione con le imprese private». Il collega dell'Efim precisa che il partner Abb «non costituirà un problema». Nulla di più, anche se la buona volontà, in questo caso, è già una bella notizia. Qualcuno va oltre: un'agenzia di stampa annuncia che l'accordo è stato siglato proprio a Scalea. L'ufficio stampa Efim smentisce a stretto giro di posta. L'Iri non interviene: vale quanto ha detto Nobili. Che siano nozze segrete o fidanzamento, le Partecipazioni Statali sono consenzienti: «L'atteggiamento costruttivo di Iri ed Efim - annuncia il sottosegretario Paolo Del Mese consente di intravvedere un'intesa importante sotto il profilo tecnologico e produttivo, senza preclusioni apriorìstiche verso le imprese private»., Il riferimento sembra destinato alla, Fiat Ferroviaria, protagonista da sempre in fatto di tecnologie, leader mondiale nel settore dei carrelli e unico esportatore italiano, in questo momento, di treni completi. L'accordo Ansaldo-Breda, dunque, dovrebbe semplificare la complicata struttura dell'industria ferroviaria nazionale senza escludere nessuno. Il sindacato approva: «L'alleanza si muove nella giusta direzione; l'Ente ferrovie ha di nuovo il ruolo di coordinatore rispetto ad un'industria che fino ad ora si è arrangiata», commenta Luciano Mancini, segretario generale della FiltCgil. E Gaetano Arconti (FitCisl) è convinto della bontà del primo passo verso la pace definitiva, anche se qualcosa agli stranieri si dovrà concedere. In mezzo a tante benedizioni, Franco Nobili e Gaetano Mancini non hanno dimenticato i solleciti al Grande Cliente: le Ferrovie di Lorenzo Necci, che da mesi promettono commesse e lavoro in cambio di organizzazione ed efficienza. Quasi a chiedere il dono di nozze, Nobili ha ricordato l'impegno (circa 2 mila miliardi destinati a ringiovanire il parco rotabile). Mancini ha puntato sul treno veloce: «Fin dal 22 dicembre, quando incontrammo il commissario delle Ferrovie, ci era stato, assicurato che gli ordini sarebbero partiti a giorni. Ma di giorno in giorno passano gli anni e noi di commesse ancora non ne abbiamo viste». Il sottosegretario Del Mese appoggia la causa: «E' necessario che le Ferrovie sblocchino le commesse senza ulteriori indugi. Mi pare che si stiano rimuovendo le ragioni che fino ad ora hanno impedito al sistema pubblico di presentarsi unito di fronte alla concorrenza presente sui principali mercati internazionali». E proprio ieri, dalle Ferro¬ vie, è giunta la notizia di un finanziamento da mille miliardi, con due lanci di obbligazioni in eurolire, destinato a finanziare gli investimenti, compresa l'alta velocità. Il collocamento del primo (titoli a 7 anni a tasso fisso del 10,65%) è guidato dal Banco di Napoli in collaborazione con la Comit; quello del secondo (titoli a 10 anni a tasso variabile, prima cedola all'I 1,6%) è guidato da Cariplo e Bnl. L'emissione, accolta con gran favore dagli investitori, si è conclusa in tempi brevissimi: un pieno successo, ha comunicato il Banco di Napoli, «in considerazione della competitività dell'emissione». Bruno Gianotti IL BUSINESS DEL LOCOMOTORE VALORE DELIA PRODUZIONE DEI PRINCIPALI OPERATORI. DAT11990 IN MILIARDI DI LIRE • ESCLUDE LA PRODUZIONE CEE, CONTROLLATA DA ANSALDO AL 49% E LA JOINT VENTURE CON FIREMA "CONSOLIDATO DI GRUPPO CON ESCLUSIONE DELLE ATTIVITÀ DEL SEGMENTO AUTOBUS

Luoghi citati: Delia, Iri, Napoli, Roma