Delitto in autostrada Boss della camorra ammanettato e ucciso
Delitto in autostrada Boss della camorra ammanettato e ucciso L'omicidio nel tratto Pescara-Roma Delitto in autostrada Boss della camorra ammanettato e ucciso PESCARA. Ammanettato, ferito a pistolettate, quindi un colpo di grazia a bruciapelo gli ha sfigurato il volto. Una spietata esecuzione camorristico-mafiosa. Un altro giallo e l'Abruzzo, fino a qualche tempo fa «isola felice» nel tormentato panorama della criminalità organizzata, torna ad avere paura. La vittima è Enrico Maisto, 48 anni, legato al clan Nuvoletta, sfuggito a due attentati in passato. I killer hanno scelto un tratto dell'autostrada PescaraRoma, nelle vicinanze di Popoli, per portare a termine la sentenza di morte. Decisa dove e da chi? Interrogativi per ora senza risposta. La vittima è stata identificata in serata dalle impronte digitali. Maisto aveva precedenti penali per associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi, falso e ricettazione. Non aveva addosso documenti, solo una fede sulla quale è impresso il nome «Rosetta» ed una data - 24 aprile 1974, una catenina d'oro con appeso un medaglione dove c'era il ritratto di un uomo con i baffi («forse il padre», ipotizzano in questura), ed infine un santino stampato a cura di un santuario di Benevento. Una pista, quest'ultima, che ha portato in Campania. Il delitto è un altro sanguinoso anello della catena di violenza che si vorrebbe stringere attorno all'Abruzzo. Una guer¬ ra tra la camorra e la mala locale, ormai. Indagini vengono compiute anche su una vecchia Lancia Delta, che la polizia stradale aveva rinvenuto abbandonata nella nottata di giovedì a qualche centinaio di metri dal luogo dove è stato trovato il cadavere. L'auto, di colore scuro, è risultata rubata nel mese di dicembre dello scorso anno a Napoli. Falsificata la targa. Corrisponde a quella di una Lancia Dedra che non è stata rubata e che anzi si trova esposta a Pescara nella sede di una concessionaria di auto. Sul cruscotto è stato trovato uno scontrino dell'autostrada per Roma. L'auto alle 22,40 di giovedì aveva imboccato il casello DragonaraChieti. Rinvenuti, sempre sulla stessa auto, un giubbotto antiproiettile ed un faro rotante, di quelli abitualmente adoperati dalle auto-civette della polizia. Insomma, l'attrezzatura «idonea» per mettere a segno un'impresa criminosa. A scoprire il cadavere, è stato un carabiniere in pensione che, come ogni mattina, si stava recando in campagna per coltivare un piccolo podere. Erano da poco passate le 8. In un primo tempo l'uomo aveva pensato si trattasse di un automobilista vittima di un incidente stradale. Quando si è avvicinato, ha capito che era di fronte invece ad un delitto. Domenico Logozzo
Persone citate: Domenico Logozzo, Enrico Maisto, Nuvoletta
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