E torna la pace tra Occhetto e l'Ingegnere di Ugo Bertone

E torna la pace tra Occhetto e l'Ingegnere E torna la pace tra Occhetto e l'Ingegnere Dopo le «picconate» il pds rinuncia allo scontro con l'azienda IVREA DAL NOSTRO INVIATO Scusi Occhetto, è venuto a batter cassa? «No, certo non la cassa di Cossiga. Qui non c'è da batter niente in questo senso. Sono qui anche per parlare di De Benedetti, per criticare la sua gestione. Ma io lo faccio all'interno di una dialettica democratica». Non come il presidente... «Occorre dire no alle insinuazioni insultanti che colpiscono l'ingegnere». Ma i giornali, onorevole. Cossiga invita De Benedetti a vendere i giornali per aiutare l'Olivetti... «Ma il presidente sa benissimo che il nodo dell'informazione vale per tutti, per Berlusconi, per la Fiat. Non si possono sollevare questioni contro un protagonista solo». Così parla Achille Occhetto, prima che inizi la conferenza nazionale del pds sull'Olivetti. E, poche ore dopo, la sala esplode in un applauso quando il leader sillaba così: «C'è un clima torbido, irrazionale, un clima di divisione tra gli italiani. Le stesse insinuazioni irrispettose verso De Benedetti vanno inquadrate in questo clima e respin¬ te». Regge, grazie alle picconate, la convivenza tra De Benedetti e il pds. Le critiche all'ingegnere, stavolta, ci sono. Eccome. La minaccia dei licenziamenti pesa sull'antico idillio con il gruppo di Ivrea. E il partito ribadisce, lungo tutta la giornata, il no ai licenziamenti e alla chiusura dell'impianto di Crema. La battaglia sindacale, insomma, deve continuare tra scioperi e agitazioni, almeno fino all'appuntamento del 13 febbraio al ministero. Ma la polemica passa in secondo piano di fronte agli attacchi esterni. E, soprattutto, arriva l'imprimatur alla grande alleanza tra pubblico e privato. «Noi • dice Occhetto - abbiamo sostenuto e sosteniamo con convinzione la proposta di un polo informatico italiano. E non vorremmo che questa idea si infrangesse ancora una volta contro la incapacità delle imprese pubbliche di rimettere in discussione equilibri organizzativi che dipendono largamente dalla lottizzazione partitica». Sì all'al¬ leanza con l'Iri, sì aì piano di commesse della pubblica amministrazione. E, novità di non poco conto, stavolta non si fa quasi cenno al primato dello Stato attraverso la maggioranza alla mano pubblica. Il primato della politica deve passare attraverso un nuovo approccio. «Voghamo un solo ministro - sottolinea Occhetto - che detti regole, programmi e piani di sostegno validi per tutti». Piace questa impostazione all'Oìivetti? Sul palco sale Bruno Lamborghini. E' il responsabile degli studi e delle strategie del gruppo, uno dei più stretti collaboratori dell'ingegnere. «Non chiediamo sovvenzioni - spiega al pubblico attento e rispettoso - ma una politica di sistema che ci garantisca le stesse commesse di cui godono Bull in Francia e Siemens in Germania. E stavolta voghamo un sistema vero, non chiacchiere buone da tavola rotonda. Chiediamo impegni precisi e di chiudere in fretta la trattativa. Anche il tempo è determinante per un'Olivetti che resti autonoma e indipendente». Quasi un ultimatum, e i toni alla par- vii.\X . _ ,_f.\Y.kj-. imposti dell ingegnere tita informatica non piacciono. «Olivetti - commenta Occhetto è stata in passato una presenza diversa nel panorama delle relazioni industriali. Ora quell'eredità rischia di diventare negativa. Resta il paternalismo, la voglia di procedere con atti d'imperio». E invece «occorre riconoscere non solo a parole e in modo strumentale il ruolo del sindacato e dei lavoratori, oggi impegnati in una difficile e complessa vertenza. Magari per usarli come strumento di pressione». Ci vogliono, aggiunge il leader, nuove relazioni industriali, in grado di reggere una «equa e sena politica cu tutti i redditi». Non, per carità, la proposta di Craxi per il blocco o una tregua dei salari, ma una strategia che preveda «prima di tutto» una riforma fiscale. Ma, al di là delle battute polemiche, il patto di Ivrea c'è stato: la Fiom può chiudere la trattativa romana; il polo può decollare tra i consensi del pds e della platea dei lavoratori Olivetti. Ugo Bertone

Luoghi citati: Crema, Francia, Germania, Ivrea