Il pensionato killer uccide 2 volle

Il pensionato killer uccide 2 volle Cosenza, l'uomo in preda ad un raptus si è poi barricato in casa e ha tentato il suicidio Il pensionato killer uccide 2 volle Armato di fucile ammazza la moglie e un vicino COSENZA NOSTRO SERVIZIO E' stato un po' alla finestra. Poi si è recato in uno stanzino, ha aperto l'armadio dove custodiva i suoi fucili, ha preso un «calibro 12», lo ha armato con cartucce caricate a panettoni. E' quindi tornato sui suoi passi ed ha sparato contro la moglie ed un vicino di casa uccidendoli. Poi Salvatore Iacometti, 60 anni, pensionato, si è barricato in casa minacciando di far fuoco contro i carabinieri ed i poliziotti che tentavano di convincerlo ad arrendersi. Quando ha capito che per lui era finita ha tentato di uccidersi, riuscendo però solo a ferirsi lievemente al costato. Si è chiusa così, in una casa rurale di Carolei (nell'hinterland cosentino) una vicenda di follia che ha visto protagonista un uomo che, solo da qualche tempo, aveva mostrato segni di cedimento mentale. «Allo stato attuale - dice Luigi Carnevale, il funzionario della Mobile di Cosenza che ha seguito la vi- cenda - non è possibile fare ipotesi. Iacometti non è in condizioni di essere interrogato. Solo quando risponderà, se risponderà, alle domande del magistrato si potrà capire che cosa le ha spinto a tanto». Iacometti non versa in pericolo di vita. Farfuglia frasi incomprensibili, quasi che quan¬ to successo abbia avuto un altro protagonista che non lui, un uomo con il volto scavato, che tutti descrivono come taciturno. Le vittime della sua follia sono state la moglie, Rita Bottali, 55 anni, e Mario Unico, 64 anni, pure lui pensionato, abbattuti dalle fucilate mentre si trovavano l'una intenta a scio¬ rinare i panni, l'altro a rientrare in casa. Quando è giunta la segnalazione della sparatoria la casa di Iacometti è stata circondata ed è cominciata la lunga trattativa. «No; non voglio uscire. Perché dovrei farlo?», ha ripetuto Iacometti, affacciato alla finestra di casa, a chi gli diceva che era tutto finito, che poteva smettere. «Dai Salvatore - diceva un sottufficiale dei carabinieri - vieni che andiamo via». «No. Resto qui. Andatevene voi piuttosto. Io sono a casa mia». Poi, all'improvviso, ha chiuso la finestra. Pochi istanti dopo una detonazione. A quel punto i carabinieri e gli agenti hanno fatto irruzione in casa e lo hanno trovato con il costato segnato da una fucilata. Alle 14 - cioè a due ore e mezzo dall'inizio - tutto era finito. C'è da domandarsi soltanto come mai un uomo che già da qualche tempo aveva dato segni di squilibrio mentale potesse avere ancora in casa un fucile. Diego Minuti

Persone citate: Diego Minuti, Iacometti, Luigi Carnevale, Mario Unico, Rita Bottali, Salvatore Iacometti

Luoghi citati: Carolei, Cosenza