Madrid, film del terrore firmato Eta di Gian Antonio Orighi

Madrid, film del terrore firmato Eta I separatisti colpiscono nel quartier generale dell'esercito. Sale la paura per le Olimpiadi Madrid, film del terrore firmato Eta Autobomba in centro: 5 morti, la capitale nel caos MADRID NOSTRO SERVIZIO A Madrid è il giorno del sangue e del terrore. Salta in aria un'auto piena di esplosivo, nel cuore della capitale, vicino al Palazzo Reale. Cinque morti, quattro militari e un civile, dieci feriti tra cui uno gravissimo, panico tra centinaia di passanti. E una paura che cresce, in vista dei due grandi avvenimenti che porteranno la Spagna alla ribalta mondiale, la Expo Universale di Siviglia (inizia il 20 aprile) e le Olimpiadi di Barcellona, che si aprono il 25 luglio. L'Età vuole costringere il governo a un'impossibile trattativa. E usa la sua arma più terribile, l'auto-bomba. Beffandosi delle ferree misure di sicurezza, ha colpito in una delle zone più controllate di Madrid, il quartier generale dell'esercito. Il traffico è rimasto paralizzato per tutto il giorno, la capitale è sotto choc. Erano le 8,35 quando una Opel Kadett, rubata nei Paesi Baschi lo scorso settembre e imbottita con 40 chili di esplosivo e mitraglia, parcheggiata solo pochi minuti prima, è esplosa nella centralissima calle Vina, una stradina situata dietro il quartier generale dell'esercito, proprio mentre stava passando una macchina ufficiale. Un massacro. I cinque occupanti - i capitani Antonio Nunez, Ramon Novia ed Emilio Tejedor, sulla cin- quantina, l'autista, il soldato di leva ventiduenne Francisco Carrillo, ed il funzionario Antonio Ricote, che si dirigevano al quartier generale, sono stati dilaniati dalla fortissima deflagrazione che si è sentita in tutto il centro, morendo sul colpo. I feriti, tutti civili che stavano passando per calle Vina, sono dieci. Otto sono stati dimessi. Dei due ancora ricoverati, uno, il pensionato sessantaseienne Aurelio Matias, è in fin di vita. I danni causati dall'auto-bomba sono enormi. L'onda d'urto dell'esplosione e la mitraglia aggiunta all'ordigno hanno colpito decine di case. Tre sono state sgombrate dai pompieri e decine di famiglie sono rimaste senza alloggio. L'attentato di ieri, il pruno dell'anno che l'Età commette a Madrid (ma ha già ucciso cinque persone nel '92, a Bilbao, Barcellona e Valencia), ha provocato il panico in tutta la zona, una delle più popolari della capitale. Le scene degli abitanti che piangevano nelle loro case semidistrutte, quasi tutti anziani, sono state trasmesse da tutte le televisioni. Pochi minuti dopo l'esplosione, infatti, un elicottero della tv era già sul luogo della strage. E lo sgomento e l'indignazione per questo nuovo attentato erano palpabili ieri in tutta Madrid. La gravità dell'attentato ha avuto immediate risposte sia da parte del sindaco (che ha indetto per oggi alle 13 un minuto di si- lenzio nella capitale e convocato una manifestazione per le 19) che del governo. Tve, la Rai spagnola, alle 13 ha trasmesso in diretta, fatto assolutamente inedito, le dichiarazioni di Felipe Gonzalez. Il premier, visibilmente sconvolto, ha ribadito che il suo governo non cederà al ricatto dei terroristi dell'Età, ricordando loro che marciranno in carcere non solo in questo secolo ma pure nell'altro. Come dire che di trattare non se ne parla nemmeno. Da parte sua, il sindaco di Barcellona, Pascual Maragall, commentava alla radio, sconsolato, che l'Età gioca il tutto per tutto e non esclude prossimi attentati nell'altra grande metropoli spagnola prima dei Giochi, pur ribadendo che le misure di sicurezza a protezione dei Giochi saranno ferree. Ma come si fa a garantirsi contro un'auto-bomba? Lterroristi rubano una macchina e piazzano una targa falsa. E' dello stesso colore, dello stesso modello, esattamente uguale ad un'altra legale. La polizia controlla con il computer tutte le targhe delle auto posteggiate nei punti nevralgici. E non può far nulla. L'auto è regolarissima e non risulta rubata. O contro le altre «armi» di Età: il tiro alla nuca, le lettere-bomba, l'esplosivo sulle ferrovie? Gian Antonio Orighi I soccorritori attorno alle lamiere dell'autobomba che ieri mattina ha gettato nel panico Madrid (FOTOAPJ

Persone citate: Antonio Nunez, Antonio Ricote, Aurelio Matias, Emilio Tejedor, Felipe Gonzalez, Francisco Carrillo, Pascual Maragall, Ramon Novia, Valencia