«Ho soltanto due mani» di Gianni Silvestri

«Ho soltanto due mani» «Ho soltanto due mani» «Stavo curando un malato grave e non potevo abbandonarlo» ROMA. Eccolo, alle tre del pomeriggio, Antonello Rosa, il medico che non ha soccorso Gianni Silvestri. E' stravolto, e nega con convinzione. Esce dalla stanza del direttore sanitario, Mastrantuono, e si chiude nell'Accettazione. Cercano di sottrarlo ai cronisti. Un inserviente per proteggere il medico si sdraia a terra dinanzi al portone a vetri. Riusciamo a raggiungerlo nella stanza dove Antonello Rosa, trentacinque anni, ha trascorso la notte. E' stanco, senza cravatta, i capelli in disordine. «Tra una chiamata e l'altra non ho chiuso occhio», confessa. Sa di essere stato denunciato? Lo sa certamente, in serata il caso è passato nelle mani della giustizia; il pubblico,ministero Diana De Martino ha firmato due informazioni di garanzia nei confronti del dottor Antonello Rosa e di un altro sanitario, il dottor Igino Germini. Le ipotesi di reato prese in esame sono quelle di omissione di soccorso e omicidio colposo. Rosa adesso sembra crollare. Accetta uno scambio rapido di battute. «Non ho parlato di immondizia, non ho usato un'espressione tanto grave, non ho parlato né di immondizia né di nulla. Non sono intervenuto a soccorrere Silvestri perché ero impegnato in una terapia d'urgenza con il degente Pasquale Santilli, un malato molto grave». Ma ad accusarla sono proprio le figlie di Santilli. Lo sa? Antonello Rosa appare sorpreso. Apre l'armadietto metallico, indossa un giubbotto di panno bordeaux, raccoglie poche carte in una borsa. Ha il volto della persona che sta perdendo tutto. Si è laureato alla Sapienza. Con chi? Scriva laureato in medicina e basta. Perché non si difende? Lo farò con il magistrato, ci sarà pure una giustizia. Ma perché non è intervenuto? Santilli è un malato grave, lo stavo assistendo con una pratica d'emergenza in astanteria. Chi ha visto Silvestri morire, lo doveva soccorrere, prendere quella barella e portarla dentro, non si possono fare due cose insieme. Ma lei era a pochi metri... Pochi metri, quando si hanno soltanto due mani, sono tanti, tantissimi. Ma basta, me ne vado. Entra un collega. «Rosa, che cosa è successo? Prendo servizio adesso». Antonello Rosa alza le spalle e dice: «Niente, una piccola noia». [fra. san.] Giovanni Silvestri, il giovane morto. A sinistra il direttore sanitario dell'ospedale Carlo Mastrantuono e il registro sul quale, accanto al nome della vittima, c'è la nota «rifiuta ricovero». Sotto l'infermiere Francesco Coppini che ha presentato denuncia

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