Fuoco nel supercarcere

Fuoco nel supercarcere Un agente delle Vallette intossicato durante lo spegnimento Fuoco nel supercarcere Detenuto brucia il materasso della cella e ilpadiglione è invaso dal fumo Le guardie: «Senza maschere antigas, abbiamo rischiato un'altra tragedia» Un principio d'incendio, e il supercarcere delle Vallette ha di nuovo vissuto momenti di grande, paura. L'agente di custodia Vincenzo Ficcarra,. 32 anni, è finito al Maria Vittoria intossicato dal fumo. Ieri sera intorno alle 20 è accorso per spegnere un incendio appiccato da un detenuto in una cella del padiglione B. «In pochi minuti l'intero padiglione è stato invaso dal fumo provocato da quel materasso incendiato» hanno raccontato alcuni agenti che hanno aiutato a spegnere le fiamme. E ancora: «Non disponiamo di maschere anti-gas, non parliamo poi dei materassi che dovrebbero essere ignifughi», hanno protestato. L'agente è stato trasportato da un'ambulanza al pronto soccorso: i medici che lo hanno visitato lo hanno giudicato guaribile in 10 giorni. Ficcarra è stato quindi dimesso e accompagnato a casa. L'incidente ripropone il pro¬ blema della sicurezza nelle case circondariali, e riporta alla memoria la tragedia del 4 giugno 1989: 8 detenute e due vigilatila morirono asfissiate, altre persone vennero ricoverate negli ospedali cittadini con principi di intossicazione. L'incendio divampato nel braccio femminile del carcere aveva riempito di fumo corridoi e celle della sezione riserva¬ ta alle dorine: due zingare detenute stavano mandando segnali luminosi verso la sezione maschile utilizzando frammenti di carta accesi. Ma le scintille cadute nel cortile avevano incendiato alcuni materassi di resina espansa accatastati. L'incendio si era esteso provocando il fumo tossico, proprio come al cinema Statuto, nel febbraio del 1983. li principio d'incendio nel padiglione B delle Vallette s'è sviluppato ieri notte per la protesta di un detenuto