Scrittori e poeti però con passione di Silvia Francia

Scrittori e poeti però con passione I «Pomeriggi a teatro» dell'Alfieri Scrittori e poeti però con passione Alcune liriche inedite, pagine da «Ventiquattro anni - Diario di un uomo fortunato». E ancora annotazioni, frammenti, citazioni dal vasto repertorio poetico novecentesco per far luce sulle passioni politiche e, soprattutto, letterarie di Davide Lajolo. Attorno a questo vario materiale è costruito il recital «Passione in forma di poesia», che l'attore Renzo Arato interpreterà all'Alfieri, per il ciclo «Pomeriggi a teatro», oggi, domani, e l'8 febbraio (ore 15,30; il biglietto costa 5 mila lire). Lo spettacolo, ideato e curato da Laurana Lajolo, figlia dello scrittore, si struttura come una sorta di biografia, intima e rivelatrice, «in forma poetica»: un itinerario lirico - ricostruito attraverso segni ed annotazioni lasciate da Lajolo stesso sui libri della sua biblioteca - attorno a personalità letterarie che, all'autore de «Ij me'», furono vicine, per amicizia o per consonanza intellettuale. «Il voltagabbana», dove lo scrittore di Vinchio esprime passioni, ma anche risentite «deviazioni» sulla sua rotta politica, «Canzone alla deriva», «Sete d'acqua», sono alcuni dei titoli che aprono il recital. Si prosegue con il Pavese di «Fumatori di carta», «Tu non sai le colline», «Mari del Sud» e con una «Lettera a Cesare» dello stesso Lajolo. L'itinerario continua, sulla doppia line a della politica e dell'arte, ancora per citazioni: da Paul Eluard ad Alfonso Gatto, da Nazim Hikmet a Bertolt Brecht («I potenti dicono: guerra e pace»). E ancora, Rafael Alberti, Neruda, il Montale de «La casa dei doganieri» e de «Il Maestrale», fino a Quasimodo, «raccontato» da Davide Lajolo con smitizzante, ma amichevole ironia. «Prevale invece una tormentata tenerezza verso Pasolini e Alexander Panagulis che, non a caso, chiudono questa carrellata intitolata alla "passione" poetica», spiega Arato che dello spettacolo cura anche la regia. Silvia Francia

Luoghi citati: Vinchio