Proroga alla Servizi industriali di G. B.

Proroga alla Servizi industriali In Provincia domani l'assessore all'ambiente propone altri otto mesi Proroga alla Servizi industriali «Da settembre a oggi non ci ha dato problemi» Sabato scadrebbe la proroga di sei mesi dell'autorizzazione a trattare dalla Provincia rifiuti tossico nocivi concessa alla Servizi industriali di Orbassano: un atto giunto dopo una lunghissima polemica con le amministrazioni dei Comuni attigui (Orbassano, Beinasco e Grugliasco) e legato ad una serie di limitazioni qualitative e quantitative dei materiali lavorati nell'impianto. Ma è già pronta una nuova proroga di otto mesi - alle medesime condizioni - che il Consiglio provinciale si troverà ad esaminare domani e che potrebbe anche essere il preludio per una nuova concessione di 5 o addirittura 10 anni. «Se nel periodo più caldo, fra giugno ed agosto, la situazione non peggiorerà rispetto a quel che abbiamo verificato dal settembre '91 a oggi, non vedo per quali ragioni dovremmo sospendere l'autorizzazione: per quel che è la nostra competenza il "problema Servizi" sarebbe risolto», spiega l'assessore provinciale all'Ambiente, Corrado Scapino. In questi sei mesi ci sono state soltanto alcune segnalazioni che vengono considerate dai tecnici «assolutamente sporadiche», ma nessuna certificazione concreta del ripetersi dell'emissione di odori nauseabondi dall'impianto. L'impianto biologico (fra i maggiori sospettati della «puzza») lavora oggi al 50 per cento del suo potenziale, quello sugli oli è fortemente limitato, mentre le lavorazioni notturne vengono fortemente ridotte anche per consentire un controllo continuo. Scapino è abbastanza esplicito circa le sue intenzioni per il futuro: «Se c'è un abbattimento del 70 per cento delle emissioni l'impianto è perfettamente compatibile con le leggi che noi, come Provincia, dobbiamo far rispettare. Quindi nulla impedisce la proroga. Ciò non significa che la Servizi possa coesistere con l'Agroalimentare che dovrebbe sorgere accanto. Ma è la Regione a doverlo dire: è una sua competenza». L'assessore sottolinea che la sua posizione non è un «chiamarsi fuori», ma una lettura attenta delle disposizioni: «Se la Regione non dovesse decidere e si dovessero ripetere gli inconvenienti del passato, certamente noi sospenderemo l'autorizzazione. Ma subito dopo ci saremmo anche noi con i cittadini dei Comuni limitrofi a marciare contro la Regione perché prenda finalmente una decisione sulla rilocalizzazione dell'impianto: è un compito suo, non nostro. E speriamo che non si ripeta quanto è accaduto per Chivasso: l'azienda è disponibile ad andarsene, ma occorre che ci sia un'area adatta». [g. b.]

Persone citate: Corrado Scapino, Scapino

Luoghi citati: Beinasco, Chivasso, Grugliasco, Orbassano