L'autopsia dirà oggi perché Lamia è morta

L'autopsia dirà oggi perché Lamia è morta La bimba marocchina vissuta fra gli stenti L'autopsia dirà oggi perché Lamia è morta A uccidere Lamia Aazzi, la neonata marocchina morta lunedì pomeriggio nelle braccia della madre, in un monolocale privo di riscaldamento di via Accademia Albertina 27, è stata forse una forma di gastroenterite mal curata. Solo l'autopsia, che verrà eseguita oggi, chiarirà gli ultimi dubbi su questa vicenda. Ieri la madre della bambina, che aveva compiuto da poco un anno di vita, ha trascorso la giornata accanto al lettino di Hicham, gemello di Lamia, malato di influenza e ricoverato al Regina Margherita. In quello stesso ospedale la donna era arrivata lunedì pomeriggio, sull'ambulanza che trasportava Lamia. L'aveva chiamata alle 16,30 un vicino di casa: «C'è una neonata in fin di vita». Ma Lamia era già morta. I medici del pronto soccorso hanno tentato di rianimarla. Tutto inutile. E ora tutti si chiedono se questa bambina poteva essere salvata. La famiglia Aazzi tirava avanti tra grandi difficoltà: il padre Abdelhadi, 28 anni, era riuscito da pochi giorni a trovare un lavoro stabile; la madre Najat, 31 anni, aveva un impiego a termine, in una ditta di Chieri specializzata nella lavorazione delle carni. Poi era rimasta disoccupata, e si guadagnava la giornata facendo la colf. Ma la nascita dei due gemelli aveva complicato ulteriormente la vita già difficile della coppia. A qualcuno Najat aveva confidato che aveva intenzione di por¬ tare i bambini in Marocco, per affidarli alla suocera. Ma la salute di Lamia e Hicham si è aggravata, con i primi freddi. Giovedì scorso il maschietto è stato ricoverato al Regina Margherita: le assistenti dell'asilo nido Cavour avevano avvisato che il bambino non stava bene. Ma dopo un giorno di ricovero la madre aveva deciso di riportarlo a casa. E quello stesso giorno anche Lamia aveva mostrato i primi sintomi del suo malessere. I due bambini erano seguiti da un'assistente sociale e dalle volontarie della San Vincenzo, che dicono: «Abbiamo fatto tutto il possibile per aiutare la madre ad allevare i figli. E' stato tutto inutile, anche la stufa elettrica che gli avevamo regalato», [b. gio.j Una gastroenterite curata male causa probabile della sua fine Lamia Aazzi, la piccola marocchina morta lunedi. Oggi l'autopsia chiarirà se è stata uccisa dal freddo o da una gastroenterite

Persone citate: Abdelhadi, Cavour, Hicham

Luoghi citati: Chieri, Marocco