Che lunghe le lauree brevi

Che lunghe le lauree brevi Non si sa quando partono i corsi triennali decisi per decreto Che lunghe le lauree brevi Quasi escluso l'avvio a novembre «Aspettiamo notizie dal ministero» Ancora rinviata la partenza dei corsi per il diploma universitario? Sembra proprio di sì, nonostante le tante promesse, soprattutto di fonte ministeriale, diffuse negli ultimi tempi. In mancanza di notizie sicure, si comprende perché i funzionari dell'Università delegati a seguire l'iter burocratico dei previsti corsi ammettano con tutta onestà: «L'unica cosa certa fino a questo momento è l'incertezza». Aggiungono anche che «neppure i dirigenti del ministero a Roma sanno rispondere alle domande che partono da Torino. Tutti ci invitano ad aspettare, ad avere pazienza». Non ne sanno di più il rettore Mario Umberto Dianzani e il pro-rettore Alberto Conte che per ora hanno ricevuto soltanto per fax il decreto di Ruberti e, in mancanza di notizie precise, preferiscono non fare commenti. Né possono dare risposte certe a chi telefona all'Università per avere informazioni sulle promesse «lauree brevi». L'incertezza non riguarda tanto i corsi istituiti nei giorni scorsi con decreto del ministro dell'Università, Antonio Ruberti (se ne conosce il numero e la denominazione) ma quando potranno essere avviati concretamente. Molto improbabile che possano partire dal prossimo novembre (inizio dell'an¬ no accademico '92-93) come molti, soprattutto i giovani, s'erano illusi dopo una serie di notizie inesatte pubblicate da giornali o sentite alla tv. Il motivo del probabile rinvio all'anno accademico '93-94 è di ordine burocratico. Il decreto ministeriale deve ancora essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Dopo, ogni Facoltà interessata ad avviare i corsi di laurea breve dovrà modificare i cosiddetti «ordinamenti» con le nuove materie d'insegnamento e numero d'esami; poi, altro passaggio romano per l'ok ministeriale e pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Infine, dovranno essere trovati locali, docenti e non docenti per avviare i corsi. Insomma, lascino ogni speranza i prossimi neo-diplomati con ambizioni di iscriversi ai corsi universitari triennali. Sarà così a Torino come nella stragrande maggioranza degli atenei italiani, con l'ennesimo rinvio all'aggancio al treno europeo. Nei paesi Cee infatti tale tipo di corsi e diplomi ci sono da anni per preparare professionisti intermedi molto richiesti in alcuni settori produttivi. In Europa il 30 per cento di coloro che conseguono un titolo universitario ha un diploma di primo grado, diverso da quello di secondo grado (la laurea vera e propria) e di terzo (dottorato di ricerca). I diplomi universitari previsti nei decreto ministeriale interessano le facoltà di Medicina Scienze Veterinaria Magistero e Ingegneria

Persone citate: Alberto Conte, Antonio Ruberti, Mario Umberto Dianzani, Ruberti

Luoghi citati: Europa, Roma, Torino