Tombe Armir di M. Tos.
Tombe Armir Tombe Armir Cappellani russi «Collaboriamo» CITTA' DEL VATICANO. «Vi aiuteremo a cercare i vostri caduti»: lo ha promesso l'arciprete Feodor Sokolov, responsabile dei cappellani russi, ai colleghi italiani alla Terza Conferenza Internazionale dei cappellani militari, che è iniziata ieri mattina a Roma. Il dramma dell'Armir, l'armata italiana inviata dal governo fascista sul fronte orientale, ha fatto irruzione nell'atmosfera ecumenica del convegno, il primo dopo la scomparsa dell'Unione Sovietica. «Sappiamo - ha detto Feodor Sokolov - che i soldati italiani sono morti sul fronte dell'Ucraina Occidentale, vicino a Odessa e in Crimea. Era un periodo estremamente difficile sia per gli eserciti sia per le popolazioni civili, era 1 epoca di Stalin. Non si tratta di cercare solo i cimiteri dei soldati stranieri, noi cerchiamo anche i cimiteri dei nostri padri e dei nostri nonni fatti uccidere da Stalin». Dalle parole dell'arciprete è riemersa in tutta la sua ampiezza la tragedia di quegli anni, in cui milioni di persone venivano annientate, dalla guerra o dai campi di sterminio. «La collocazione di questi cimiteri) è ignota - ha proseguuito Sokolov - ed è molto probabile che non riusciremo mai a saperne nulla. E così penso che sarà difficile trovare dove sono sepolti i soldati italiani. Ma se li troveremo, o se troveremo dei documenti che riguardano questi soldati, lo riferiremo al patriarca di Mosca; e comunque daremo una mano per le ricerche». I sacerdoti ortodossi adesso hanno di nuovo la via aperta nell'esercito, come cappellani militari, e quindi possono avere un qualche ruolo all'interno del complesso meccanismo dell'esercito ex sovietico. «Il Patriarcato - ha aggiunto l'arciprete - chiederà alle autorità civili di aprire gli archivi; e mi impegno con voi a far sì che queste parole non restino solo parole». Mons. Marra, l'ordinario militare italiano, ha ricordato infine che i cappellani seguirono la sorte dei nostri soldati «alcuni morirono, altri fuorno presi prigionieri. Al momento della liberazione chiesero di partire per ultimi, per poter assistere i soldati che restavano», [m. tos.]
Persone citate: Armir Cappellani, Feodor Sokolov, Marra, Sokolov, Stalin
Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Crimea, Mosca, Odessa, Roma, Ucraina, Unione Sovietica
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il ritorno del «mostro», incubo nella notte di Bargagli
- Cede il tetto, muore operaio
- Indagini delia poiixia nei mondo dei vizio
- CRONACHE DELLO SPORT
- Unica trama per le stragi
- SAVOIA - CARIGNANO !
- «Troppi i cantieri alla Roquette»
- 200 parole su i discorsi della Corona
- Il giallo Bargagli in tv
- Tommaso di Savoia Carignano commemorato dal prof. Romolo Quazza
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- SETTIMANA BIANCA 1974
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La Juventus prova
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- Stamane di scena la Juventus
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy