Fanno da mamme e confidenti Ecco le padrone del Palazzo
Fanno da mamme e confidenti Ecco le padrone del Palazzo Fanno da mamme e confidenti Ecco le padrone del Palazzo Fi EDELE come Donatella e allegra come Liliana. Riservata come Stefania e attiva come Serenella. E poi il garbo di Marzia, le premure di Evi, la grinta spericolata di Mirella, il buon senso di Maria, l'alone di leggenda che promana dalla signora Vincenza... Cha cha cha [bum) della segretaria. Pseudo-identikit per la migliore. Tante donne spesso quasi nascoste nei luoghi più segreti del Palazzo. Qui in Italia fanno meno notizia che all'estero. Dove è anche accaduto che inguaino i potenti, si pongano al servizio dei loro nemici, posino nude su «Playboy» o, come nel caso di Soha, sposino il grande capo. Eppure, in linea con il temperamento nazionale, è assai variegato - e quindi meritevole di un'occhiata - il mondo delle segretarie dei leader politici italiani. Di qui un tentativo di stabilire le diverse tipologie. Segretaria mito. Vincenza Enea Gambogi, meglio conosciuta come «la signora Enea», favolosa collaboratrice di Andreotti. Umanissima macchina da lavoro: scialletto sulle spalle e straordinaria capacità di seguire migliaia di «pratiche». Anziana, cortese, ' ma decisa. Interrogata in commissione Sindona, ha suscitato un grido d'ammirazione per la sua riservatezza da parte del senatore missino Rastrelli. Ultimamente si è fatta intervistare da «Telemontecarlo». Per le riprese ha dovuto sgomberare il tavolo da qualche chilo di scartoffie. Segretaria reale. La bionda Serenella Carloni è con Craxi dal 1976 e l'onorevole Amato la chiama «Sua Maestà». Raro esempio, in un partito un po' confusionario come il psi, di ordine e regolarità. Piglio manageriale, senza eccessi. Segretaria promossa. E quindi ormai in carriera per meriti, appunto, di segreteria. E' il caso di Silvia Sabatini, che assisteva il ministro Egidio Sterpa e che di recente è stata nominata direttore generale del ministero dei rapporti con il Parlamento. Segretaria eletta. Occhialini, esperienza . nel volontariato, dopo essere stata a lungo la factotum e la donna-filtro di Leoluca Orlando, Alessandra Siragusa è oggi consigliere comunale di Palermo. Archetipo della dirigente «retina». Segretaria Sangue e Suolo. Cioè di doppia e incrociata affidabilità forlaniana. Oltre che marchigiana come Forlani, Maria Venturi è la sorella del senatore forlaniano Giovanni, scopritore di Forlani fin dagli albori marchigiani. Esempio di riuscita simbiosi per uguaglianza: saggezza e nervi saldi. Segretaria referendaria. Da quando è cominciata l'avventura di Mario Segni, Teresita Foggia, di origine argentina, è diventata per forza di cose un'instancabile esperta di firme, moduli e notai. Estroversa e duttile, sembra la dimostrazione di come una collaboratrice possa - con efficacia - avere caratteristiche opposte a quelle del suo capo. Segretaria Istituzione. Nel msi svolge questo impegnativo ruolo di fedeltà Donatella Gila, ex ausiliaria della Rsi, che fu per quasi quarant'anni a fianco di Almirante e che oggi, pur avendolo conosciuto da ragazzo, dà del lei a Fini. Segretaria attivista. Mirella Cascioli, nerochiomata, animalista, ex librala esoterica, rautiàna da battaglia. In uno scontro si è rotta tre dita del piede per dare un calcio: «Avevo dimenticato a casa gli zoccoli». Segretaria segreta. Rifiuta ogni forma di pubblica apparizione Stefania Fredda, collaboratrice di Occhetto. Segretaria gaudente. «Lavorare con Altissimo è un vero piacere - ammette Liliana Calvi -. E fa bene, il segretario, ad andare alle feste perché poi la mattina è più allegro». Segretaria speranza. E' da sempre abilissima, . la dolce Marzia Mantovani, nel giustificare gli incredibili ritardi di Claudio Martelli. Senza far mai perdere la fiducia che, prima o poi, sarà possibile parlargli. Segretaria materna. Evi Papale dispensa un misto di tenerezza e rassegnazione verso uno scapestrato itinerante come Marco Pennella. Un giorno è riuscita a tener immobile un aereo sulla pista. Segretaria madre. Fu la trovata (biologica) dell'ex commissario della de romana Francesco D'Onofrio, che s'affidò appunto all'attivissima mamma «Memena». Coadiuvata dall'altra figlia, Giovanna. Filippo Cecca rolli Sopra il ministro della Giustizia Claudio Martelli e di fianco il parlamentare Marco Pan nella
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