Baresi e Van Basten a rischio
Baresi e Van Basten a rischio MILAN A CAGLIARI Sardi decimati: Mazzone in tribuna, fuori Herrera, Fonseca, Cappioli, Napoli Baresi e Van Basten a rischio Cartellino giallo e saltano la sfida con la Juve CAGLIARI DAL NOSTRO INVIATO Pericolo giallo o pericolo sardo per il Milan capolista in trasferta sull'isola in attesa della sfida con la Juve? Forse è più grosso il primo. Perché due dei big rossoneri, Van Basten e Baresi, giocheranno con l'assillo del cartellino giallo. Basterà un'ammonizione per fare scattare la squalifica che li escluderebbe dalla partitissima con i bianconeri. E' facile immaginare un autocondizionamento dei due, anche se il resto della squadra penserà solo ad essere all'altezza della sua classifica. Intanto con Mazzone in tribuna, dopo il vivace scontro con Vialli e la sospensione, sul Cagliari pesano le assenze di due stranieri su tre (Herrera e soprattutto Fonseca) nonché quelle di Napoli e Cappioli. Anche l'ambiente è in tensione sebbene la società, con molta correttezza, sia impegnata ad aggiustare il tiro dei tifosi convinti che il Cagliari sia la vittima di turno. Carmine Longo, l'abile d.s. dei sardi, è il primo a sdrammatizzare: «La gara col Milan non rientrava sicuramente in quelle alla nostra portata per la salvezza. Però lo stesso discorso lo facevano alcuni per Marassi e si è visto com'è andata con la Sampdoria. Certe cose non ci sono piaciute ma non è il caso di polemizzare: noi vogliamo salvarci sul campo e non con le chiacchiere». Sembra di sentire parlare quel condottiero che risponde al nome di Mazzone, costretto ad urlare oggi dalla tribuna: ancora ieri giurava e spergiurava di non avere insultato Vialli, anzi di non averlo neppure apostrofato «ma il sistema del calcio è questo e lo devo accettare, altrimenti dovrei andarmene». Per sua fortuna, il Cagliari possiede due centrocampisti che conoscono bene il Milan ovvero Matteoli e Gaudenzi. Conforta il ricordo dell'andata a San Siro: i rossoneri dovettero faticare per vincere con un discusso rigore trasformato dopo appena due minuti da Van Basten. Un «braccio» più o me¬ no volontario di Festa diede lo spunto all'arbitro Cornieti per concedere la massima punizione ai rossoneri e il tiro dal dischetto risultò alla distanza decisivo. Evidentemente la squadra di Capello non era ancora carburata oppure, ipotesi validissima, l'ottimo assetto a centrocampo dei sardi bloccò la fonte del gioco rossonero. Qualcosa di simile potrebbe capitare oggi nella gara di ritorno tanto è vero che Capello non si è stancato di ripetere ai suoi ragazzi di «avere rispetto per l'avversario. Il pericolo per noi viene da questi confronti con avversarie di bassa classifica: il rischio del rilassamento. La squadra di Mazzone, oltretutto, è agile e veloce e potrebbe crearci problemi come fece nell'andata a San Siro. Dunque, occhio a questo Cagliari e al cartellino giallo. Mi scoccerebbe affrontare la Juventus senza Van Basten o Baresi. La formazione? Riparliamone». Come a dire che il tecnico del Milan non è ancora convinto di dovere concedere un turno di riposo ad Albert ini, nonostante gli straordinari del ragazzo con le Nazionali militari ed Under 21. Al punto che recentemente ad Atene il ventenne centrocampista si è lamentato: «Troppo calcio, troppo stress, mi sto dimenticando di essere un ragazzo, ho soltanto problemi da grande». E' il rischio di chi arriva molto in alto come fama e stipendio. Capello, probabilmente, farà giocare Albertini dando così a Donadoni il suo ruolo naturale sulla fascia destra: Evani farà compagnia a Massaro in panchina visto che la spalla di Van Basten stavolta sarà Simone. Un cambio dovuto alla condizione di forma del più giovane attaccante. Capello l'aveva premesso: chi gioca meglio, viene preferito al potenziale titolare. Questione di abbondanza. Guardate Serena, ad esempio, che trova difficoltà ad avere un posto in panchina. Chissà quante squadre lo vorrebbero avere in campo. Giorgio Gandolfi
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