E all'ultimo sprint la spuntò Carli di Ugo Bertone

E all'ultimo sprint la spuntò Carli Rifonna della Borsa e maggiori poteri a Ciampi, vittorie di fine legislatura per il Tesoro E all'ultimo sprint la spuntò Carli Chi vince, chi perde e chi spera in attesa del voto 11CJ ON c'è che dire: è un fuoco di artificio. Passano le leggi per la Borsa. Passa la riforma Re-Auto. Questioni annose risolte sul filo di lana della fine della legislatura. Nel giro di poche settimane l'elenco dei promossi e dei bocciati da Parlamento e governo si è allungato con non poche sorprese. Fa parte della tradizione l'attivismo legislativo dell'ultima ora, quando provvedimenti parcheggiati per anni trovano la via del voto. Stavolta, però, è andata in maniera diversa: sono passate leggi importanti, non leggine di comodo. Ci sono stati i premiati, i trascurati e i puniti. Ma dal gioco, soprattutto, è emerso Carli. A lui spetta il merito di aver condotto in porto le riforme che attribuiscono più poteri a Banca d'Italia e aprono le porte a una gestione più efficiente del débito pubblicò. Nona caso l'ultimo segnale, simbolico ma comunque importante, è il disegno di legge che stabilisce la fine del finanziamento automatico del Tesoro presso Bankitalia. E Carli consegna al successore un ministero riorganizzato con tecnici, interni ed esterni, messi alle dipendenze del direttore generale Mario Draghi. Non è una vittoria piena, quella di Carli. La sua battaglia sulla previdenza si è chiusa con una sconfitta. E lo stesso vale per il polo Imi-Cariplo. La raffica di nòmine nelle casse e nelle banche' delle ultime settimane, ' infine, ha solo il sapore di una ribellióne (tardiva) alla paralisi del sistema. Ma le spallate vigorose in favore delle privatizzazioni qualcosa hanno prodotto. E la Borsa, dopo l'approvazione della legge sull'Opa e le nomine alla Consob, può avviarsi a recitare un ruolo diverso fin dal prossimo autunno. Ma il finale di legislatura non è vissuto solo all'insegna delle riforme finanziarie. Occorre dopo anni di colpevole stasi, occuparsi di politica economica sotto i colpi delle difficoltà dell'industria. Emergono i primi segnali di una politica dei grandi lavori: commesse alle ferrovie, disco verde alla riforma delle telecomunicazioni, tanta effervescenza sul fronte-informatica. Tante partite determinanti, purché stavolta le cose si facciano per davvero e per bene. In campo industriale, questa legislatura è stata soprattutto quella del disastro chimico. Ugo Bertone Più mercato e grandi lavori ultimi fuochi di Giulio VII

Persone citate: Carli, Ciampi, Giulio Vii, Mario Draghi