Sterilità sconfitta dalla microchirurgia

Sterilità sconfitta dalla microchirurgia MEDICINA Sterilità sconfitta dalla microchirurgia PARLANDO di microchirurgia è probabile che si pensi soprattutto al minuzioso lavoro di ricostruzione di vasi sanguigni, filamenti nervosi, muscoli, tendini, allo scopo di reimpiantare arti amputati, o una parte di essi, per esempio un dito. Di questi interventi si hanno ormai numerose notizie, il più recente per notorietà riguarda l'avambraccio destro del pilota di Formula 1 Alessandro Nannini, che a distanza di un anno ha ripreso a guidare un bolide a 250 km l'ora. Ma la microchirurgia non è soltanto questo. Basta scorrere i temi del congresso svoltosi a Torino (presidente il prof. Ettore Masenti, cattedra di patologia chirurgica A dell'Università): chirurgia generale, chirurgia plastica ricostruttiva, ortopedia, chirurgia dei vasi sanguigni, chirurgia pediatrica e fetale, urologia, ginecologia. In continua evoluzione anche la microchirurgia sperimentale, alla quale la scuola del prof. Masenti ha dato importanti contributi: permette verifiche su piccoli animali come i ratti, per passare poi alle applicazioni cliniche. La microchirurgia è la chirurgia delle strutture anatomiche estremamente fini, ovverosia una tecnica applicabile ai più svariati settori della chirurgia ogni qua! volta le piccole dimensioni della parte interessata rendano difficili o impossibili gli abituali gesti utilizzanti la strumentazione classica. Il chirurgo guarda il campo operatorio attraverso un microscopio che ingrandisce una ventina di volte, maneggia pinze, forbici, aghi ed altri strumenti in miniatura, fa suture con fili del calibro di centesimi di millimetro. Questo è indispensabile nella traumatologia degli arti quando occorrano ricostruzioni che garantiscano non solo la sopravvivenza ma anche il recupero funzionale d'un segmento amputato. Vi sono poi gli innesti di cute, muscoli, ossa, nervi, che hanno determinato una vera rivoluzione nella moderna chirurgia plastica. Con la microchirurgia si può ottenere il recupero del nervo facciale ed altri, la cui paralisi può avere molteplici cause: in condizioni favorevoli il riacquisto della funzionalità è completo. Là dove le arI terie non portano il sangue I necessario, per esempio in un arto, una ricostruzione della rete arteriosa può essere fatta scongiurando conseguenze gravi. Altri esempi: un impiego di tecniche microchirurgiche per il trattamento delle ustioni in fase acuta o dei loro esiti, oppure per la ricostruzione dell'esofago rendendo così possibile la ripresa della normale alimentazione. Importante la soluzione di certi casi di sterilità. Le tecniche microchirurgiche rappresentano l'ideale per intervenire su canali molto piccoli quali le tube nella donna ed i condotti deferenti nell'uomo, quando responsabili della sterilità siano alterazioni di questi organi. Per la chirurgia pediatrica si è parlato fra l'altro di tecniche microcbirurgiebe nuove nei casi di criptorchidismo. Nel feto i testicoli sono situati nell'addome. All'inizio del settimo mese di gravidanza essi cominciano a discendere per occupare prima della nascita la sede normale, ma può accadere che la migrazione fisiologica di uno o di entrambi i testicoli si arresti per vari motivi, oppure che si abbia una deviazione del tragitto. Questa situazione, il cosidetto criptorchidismo, si osserva circa in un neonato su cento. Può darsi che la discesa si compia ancora spontaneamente dopo la nascita, ma se ciò non avviene entro qualche mese si impone un provvedimento terapeutico senza indugio. Tale necessità deriva dal fatto che il testicolo ritenuto subisce progressive alterazioni sino dai primi mesi di vita con la conseguenza d'una futura ridotta fertilità ed anche d'una certa predisposizione all'insorgenza di tumori. Le modalità di cura del criptorchidismo sono varie. Si può ricorrere ad un intervento, che potrà essere di microchirurgia o di chirurgia tradizionale secondo i casi, per portare il testicolo nella sua sede naturale, oppure a terapie mediche di tipo ormonico per favorire la discesa e la maturazione del testicolo ritenuto, ben sapendo che la migrazione normale è sotto la dipendenza, fra l'altro, di fattori ormonici. Nei bambini affetti da criptorchidismo si osservano infatti alterazioni ormoniche durante le prime fasi della vita. Ulrico di Akhelburg

Persone citate: Alessandro Nannini, Ettore Masenti, Masenti

Luoghi citati: Akhelburg, Torino