Il pds: «No comment» di R. I.
Il pds: «No comment» Il pds: «No comment» Baget Bozzo: perché stupirsi? Colucci: servo sciocco di Mosca ROMA. «Perché stupirsi? Togliatti era un vero bolscevico, tutto era giustificabile in nome della Storia». Così Gianni Baget Bozzo commenta la lettera di Togliatti sulla tragedia degli alpini in Russia. «Togliatti - continua Baget Bozzo - aveva fatto della Storia un dio che poteva richiedere sacrifici umani». Gli fa eco lo storico Vittorio Strada: «Siamo di fronte a un leninista ortodosso - sostiene - E Lenin diceva: "Non esiste una morale assoluta - la morale è ciò che è utile al comunismo"». Anche secondo il generale Benito Gavazza, presidente di «Onorcaduti», l'associazione che si è occupata della ricerca delle salme italiane nei cimiteri sovietici, siamo di fronte a «un realismo tanto spinto da sfociare nel cinismo più gelido». Polemiche anche nel mondo politico. Franco Fossa, socialista, ex senatore, membro del governo e della direzione del psi, ha vissuto personalmente la prigionia in Russia. «Togliatti - dice - era a Mosca mentre le delegazioni dei nostri prigionieri chiedevano aiuto agli italiani rifugiati nell'Urss. Ecco il risultato di quell'aiuto...». Alla Camera i deputati del pds tacciono: «No grazie», si limita a dire Walter Veltroni. Gli altri sono increduli: prima di parlare, chiedono di poter vedere la lettera. Poi parte una raffica di accuse. Secondo il repubblicano Stelio De Carolis, la lettera «dimostra che il leader comunista è stato sempre vicino ai diktat di Stalin più che alle esigenze del popolo italiano». Gastone Savio, il democristiano che ha curato il rientro dell'Urss della salma del soldato ignoto, afferma che «se un italiano sapeva e poteva fare qualche cosa lo doveva fare. Non c'erano questioni di dipendenza che potevano impedire di salvare anche una sola vita». Il socialista Francesco Colucci non sembra stupito. «Che Togliatti fosse stalinista era scontato - dice - ma questa vicenda dimostra che il leader storico del pei era solo un servo sciocco dell'imperialismo sovietico». E Claudio Signorile, leader della sinistra psi: «Di Togliatti sapevamo tutto: per essere veramente un grande leader gli mancava l'umanità». [r. i.]
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