La gaffe del compleanno

La gaffe del compleanno La gaffe del compleanno // leader compiva 61 anni ma George se n 'è dimenticato WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Boris». «George». Amici? Loro, Boris Eltsin e George Bush, si sono definiti cosi. Il Presidente degli Stati Uniti, in una forma più larga, ha parlato di un'«amicizia» tra i due popoli. Il presidente russo, subito dopo, ha fatto un passo avanti e si è riferito all'«amico George». «Per usare l'espressione che lui stesso ha usato», ha aggiunto come per giustificare un eccesso di confidenza. «Questa visita è stata molto importante e ha avuto solo il difetto di essere troppo breve», ha commentato Bush con cordiale ospitalità. Troppo breve, forse, anche per capire che razza di pesce sia il mercuriale e imprevedibile Eltsin. E' stato proprio per questo che Bush, che in realtà non lo conosce, avendolo incontrato poche volte e solo in circostanze ufficiali, lo aveva invitato nella sua casa di campagna a Camp David. Fino a che punto ci si può fidare di Boris? ' Per gli americani Eltsin è un problema. Mikhail Gorbaciov, almeno sul piano dell'affidabilità personale, non lo era. Anche se poi lo è improvvisamente diventato a causa dell'incerta reazione manifestata al suo ritorno al potere dopo il «golpe» di agosto. Ma Bush si fidava della parola di Gorbaciov, che considerava una persona ragionevole e prudente. Eltsin è un'altra cosa. Anche a causa di questa non piena fiducia nel personaggio, Bush e i suoi collaboratori hanno vistosamente oscillato nelle settimane seguite al «golpe». Prima hanno salutato l'«eroico» Eltsin, che, opponendo il petto ai golpisti, aveva aiutato Bush a vincere la scommessa sulla loro sconfitta. Ma poi la Casa Bianca ha inviato a Elstin un altro messaggio: «Va bene, hai vinto, ma adesso collabora con Gorbaciov». Per questo Bush non ha nascosto il disappunto per la disinvoltura con cui Eltsin «mette¬ va in difficoltà» Gorbaciov, come ripeteva Brent Scowcroft. Poi Eltsin è diventato l'uomo più potente dell'ex Unione Sovietica e non si può non trattare con lui. Quindi occorre conoscerlo. Bush è convinto, come e più di altri presidenti, che lì, tra i boschi di Camp David, gli uomini si guardano negli occhi e capiscono chi sono. Eltsin ha accettato di travestirsi da «americano durante il fine settimana» ed è sceso dall'elicottero in maglione a righe e camicia colorata aperta sul collo per andare incontro a Bush in giacca a vento. Nella conferenza-stampa dopo l'incontro, facendo 1 elenco degli argomenti affrontati insieme durante il colloquio e a pranzo, Eltsin ha accennato ad «alcuni problemi molto specifici e personali» discussi con Bush. Proprio ieri il presidente russo compiva 61 anni. E la «Komsomolskaia Pravda» gli ha fatto gli auguri in modo piuttosto spregiudicato, pubblicando un suo ritratto a tutto tondo, in cui, oltre alla nota passione per la caccia al cinghiale, l'abilità nel suonare con cucchiai di legno, l'accettare il soprannome «Bob», si ricordava anche la sua «presunta e negata» consuetudine con la bottiglia. Sembrerebbe il ritratto di un giovialone estroverso. Ma Eltsin è probabilmente estroverso in privato, ma non lo è affatto in pubblico. Schiva i giornalisti, cammina duro e ingessato, sorride di rado, scompare alla vista per ore. Cosi ha fatto durante la visita. In compenso, nella vita pubblica, Eltsin può facilmente essere imprevedibile, estremo. E questo preoccupa gli americani e, attualmente, più di tutti Bush, il contatto tra i due non si è ancora stabilito. Ed è curioso che Bush, con tutti i rapporti che deve aver letto su Eltsin, si sia dimenticato ieri di fargli pubblicamente gli auguri per il compleanno.

Luoghi citati: Stati Uniti, Unione Sovietica, Washington