Città proibita al fumo

Città proibita al fumo Sigarette vietate in tutti gli uffici pubblici e negli ospedali Città proibita al fumo Bologna dichiara guerra al tabacco BOLOGNA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sigarette al bando in tutti i locali aperti al pubblico. La città mobilitata per difendere chi non vuole fumare e per responsabilità di altri si ritrova fumatore. «Bologna senza fumo»: così l'assessore alla Sanità Mauro Moruzzi e il sindaco Renzo Imbeni hanno voluto chiamare il progetto che si propone di ridurre del 12 per cento il consumo di tabacco in città, combinando proibizioni e interventi di educazione alla salute dei cittadini. Imbeni, sindaco salutista che non fuma e all'auto preferisce la bicicletta, ha firmato ieri un'ordinanza che, dal 2 marzo, renderà «off limits» per i fumatori gli ospedali, le scuole, gli asili nido, le biblioteche, le pinacoteche e tutti gli uffici comunali a contatto con il pubblico. Tempo sei mesi e il divieto scatterà anche per tutti gli altri uffici pubblici (dalla Regione alla Provincia, dalla prefettura alle Poste fino alle Usi) che entro quel termine dovranno presentare all'assessorato alla Sanità progetti per limitare le sigarette e creare luoghi riservati ai fumatori, dotati di impianti di ventilazione. Lo stop al fumo si accompagnerà ad una campagna di massa condotta da 50 medici di base che hanno aderito al progetto. Una lettera informerà i loro 50 mila assistiti su tutti i rischi del- le sigarette. I fumatori pentiti che desiderano smettere non saranno lasciati soli: i medici di base offriranno un supporto scientifico e psicologico. In collaborazione con provveditori e insegnanti, una campagna informativa partirà anche nelle scuole. Per creare un clima di consenso per il «non fumo», il Comune coinvolgerà anche le farmacie comunali, i giornali e le televisioni. E l'invito a prendere iniziative contro il fumo sarà esteso anche ai baristi e ai gestori di ristoranti. Un viso bifronte con due bocche (una tesa con sigaretta; l'altra sorridente con fiore) sarà il logo che accompegnerà la ricerca di adesioni ad una città senza fumo. Il progetto - è la precisazione di Moruzzi - non vuole creare nuove streghe. Spiega l'assessore: «Non è una campagna moraUstica, perché non si guarda al fumo come ad un vizio, ma come una cosa che fa male alla salute. E' un'ordinanza per il rispetto del non fumatore e per informare il fumatore sui rischi che corre». Per fare questo, gli amministratori, oltre a basarsi sulla legislazione vigente («ormai superata»), hanno fatto riferimento all'art. 32 della Costituzione che vieta azioni lesive del diritto alla salute. E' una novità, perché sinora i divieti alle sigarette erano motivati per ragioni di sicurezza. A Bologna, invece, s'intende tutelare la salute di coloro che sono costretti involontariamente a respirare il fumo altrui. «Smettere o non iniziare a fumare è solo apparentemente una decisione soggettiva. In realtà sottolinea Moruzzi - c'è bisogno di un ambiente favorevole che è l'amministrazione comunale a dover instaurare, mobilitando tutte le forze della città». Anche il sindaco è consapevole che proibire non basta. Afferma Imbeni: «L'applicazione dell'ordinanza non potrà essere garantita, né dai controlli dei Vigili Urbani, né dalle sanzioni previste per chi contravviene (10 mila lire). Solo se ci sarà il convincimento dei cittadini il progetto avrà successo». Il sindaco di Bologna Renzo Imbeni: vuole ridurre del dodici per cento il consumo dei tabacchi in città. Oltre ai divieti ' presto scatterà una campagna educativa L'ordinanza è stata accolta come una liberazione da Angela Nanni, dipendente del Comune di Bologna che da anni conduce una battaglia contro i colleghi di lavoro, accaniti fumatori. La sua richiesta di disporre spazi distinti per fumatori e non fumatori ha avuto il consenso di altri 450 dipendenti. «Solo un atto amministrativo chiaro può risolvere i problemi di convivenza. In tutti questi anni - ricorda Angela Nanni - gli appelli ai colleghi perché avessero rispetto del mio mal di testa o del mio mal di gola sono spesso caduti nel vuoto». Marisa Ortolani

Persone citate: Angela Nanni, Imbeni, Marisa Ortolani, Mauro Moruzzi, Moruzzi, Renzo Imbeni

Luoghi citati: Bologna, Comune Di Bologna