«Roma invivibile»Appello di Ruini

«Roma invivibile» Appello di Ruini «Anziani soli, i giovani senza futuro» «Roma invivibile» Appello di Ruini CITTA' DEL VATICANO. Parliamo di Roma, ma per carità, niente politica: il card. Camillo Ruini, vicario del Papa per la Città Santa, ha scritto una «lettera aperta a coloro che vivono a Roma», per aprire un diàlogo con tutti coloro che sono coinvolti e interessati alla vita della città, nel contesto del «Sinodo Diocesano». Ma nelle 7 pagine non si fa riferimento una sola volta né alla politica, né a referenti come Comune o pubblici amministratori. Una omissione di questo calibro non è casuale: «Ho voluto non parlare di politica - ha detto il porporato - per non dare spazio a una lettura che non vorrei fosse data di questa lettera». La Chiesa vuole aprirsi a tutte le forze «anche non cattoliche, che abbiano competenza e qualche cosa da dire». Il che non implica, ha spiegato dopo, negare validità all'appello all'unità dei cattolici in politica. «Il dialogo a tutto campo non vuol dire rinunci a all'una, o all'altra di quelle cose che noi abbiamo pensato». Ruini ha voluto evitare di creare strumenti per la campa- gna elettorale. Negli anni '70 il convegno promosso dalla diocesi sui «mali di Roma», un esame impietoso di 30 anni di gestione de, apri la strada all'esperienza delle giunte di sinistra. E il cardinale ovviamente vorrebbe evitare un'eventualità del genere: i problemi ci sono, ma - chiarisce il Servizio Informazioni religiose, l'agenzia di stampa dei vescovi - «il confronto non vuole risolversi in un elenco di problemi, vecchi e nuovi, né in una sequela di lamenti che non portano frutto e non renderebbero giustizia alla realtà di Roma. «La vita in questa città sembra diventare sempre più faticosa e difficile - scrive il cardinale -, lo sanno'le giovani coppie che cercano una casa e le famiglie che in determinate zone sono sottoposte a sfratto, gli anziani che vivono soli, i giovani in cerca di lavoro e i lavoratori che rischiano la disoccupazione; ne fanno spesso esperienza gli ammalati che hanno bisogno di curarsi, o coloro che abitano nelle aree dove mancano servizi essenziali ed è scarsa la tutela dell'ordine pubblico; lo avvertono quotidianamente moltissimi romani costretti a consumare buona parte del loro tempo in un traffico congestionato, o ad attendere invano il disbrigo di una pratica». E' un «Cahier des doléances» non indifferente, a cui si aggiungono «alcuni fenomeni che risaltano meno nell'esperienza di ogni giorno, ma che influiscono sulla situazione della città e pesano sulle condizioni di vita di persone e famiglie. Ad esempio l'inquinamento e il degrado ambientale, la perdita di funzione del centro storico, che ha privato Roma di un riferimento unitario, le molte periferie che mancano di una piazza e che sono ridotte a quartieri dormitorio, mentre altre hanno fortunatamente una loro vita e una vera solidarietà al proprio interno». Marco TomAH Monsignor Camillo Ruini, vicario del Papa per Roma: in sette pagine ha elencato i mali della città

Persone citate: Camillo Ruini, Ruini

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Roma