Dal Mondo al Pannunzio Storia del Centro Culturale di A. M.

MOSTREMOSTRE Dal Mondo al Pannunzio Storia del Centro Culturale dalle elezioni del '48, quello so cialcomunista e quello democristiano. Problemi e tematiche quali l'unificazione europea, il rapporto fra Stato e Chiesa, la lotta ai monopoli, erano trattati con un'apertura eccezionale per quegli anni, al di là di ogni schematismo e di ogni pregiudizio. Non fu mai il braccio politico del partito radicale fra i cui fondatori c'era anche Pannunzio. «Il Mondo» fu la prima rivista culturale stampata in rotocalco, rivolta ad un pubblico notevomente più vasto di quello tradizionale. Il consenso e l'autorevolezza di cui godeva sono testimoniati dalle sue firme illustri fra cui Croce, Einaudi, Salvemini. Anche Orwell e Mann, Moravia e Brancati, Flaiano, Tonino e Sciascia trovarono spazio e consacrazione sulle sue colonne. _ . Uno dei suoi collaboratori, Mario Soldati, oggi è il presidente dell'associazione culturale torinese. Sotto il profilo grafico «Il Mondo», che si presentava con grandi fogli ricchi di illustrazioni, vantava la partecipazione di un gruppo di disegnatori e vignettisti implacabili nel denunciare le arretratezze sociali e culturali dell'Italia di allora. La mostra propone alcune vi¬ gnette graffianti di Mino Maccari (ne riproduciamo una dedicata a Soldati) Amerigo Bartoli, Tullio Pericoli, Giovanni Quadrelli e Guarene. Ad esse si affiancano i giudizi storici su quella straordinaria esperienza con una nutrita serie di pubblicazioni dedicate a Pannunzio. Ampio spazio è riservato anche al lavoro svolto dal centro, presieduto prima da Arrigo Olivetti e poi da Mario Bonfantini, Luigi Firpo e attualmente diretto da Pier Franco Quaglieni. Nato con l'intento di denunciare ogni accademismo astratto e di combattere, sull'altro versante, le violenze della contestazione studentesca, l'Istituto di studi e ricerche, «laico e apartitico», è rimasto fedele alla lezione del «Mondo», segnalandosi per una intensa attività di promozione culturale, esaurientemente documentata. La mostra è presentata da un audiovisivo realizzato dalla Cinefiat e curato da una équipe di storici e giornalisti con interviste, fra gli altri, a Cesare Annibaldi, Piero Ottone, Italo Lana e Franco Peradotto. Il pittore Francesco Casorati firma catalogo e locandina. La mostra resterà aperta fino al 15 febbraio dal lunedì al sabato (ore 10-19). [a. m. ]

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