A dodici anni già quaranta volte in galera

Una vita di sesso e violenza Una vita di sesso e violenza A dodici anni già quaranta volte in galera O visto Mike Tyson di persona, per la prima volta, in occasione del party che si teneva per .annunciare il suo incontro (nel 1988) con Michael Spinks, l'unico peso medio-massimo della storia a sconfiggere un campione del mondo dei pesi massimi in carica. Sulla carta si profilava un match da sogno. Entrambi erano imbattuti. Donald Trump, il noto miliardrìo e playboy, diede un party degno dell'evento all'Hotel Plaza di New York, che attirò tutto il bel mondo. Tutti in abito da sera. Tutti tranne Tyson. Mentre Spinks era arrivato in perfetto orario, profumato, impomatato e in smoking, Tyson caracollò al party in ritardo, scarmigliato e abbigliato come uno straccione: un paio di pantaloni indescrivibili, una maglietta mezzo fuori dalla cintura, scarpe lise senza calzini. Gli ospiti rimasero interdetti. A confronto di sua moglie, Robin Givens, Tyson sembrava un disgraziato. Robin, una bella attrice con educazione superiore, primeggiava nella sala con la sua grazia studiata e un'eleganza da principessa, affascinando la stampa in quello che appariva un tentativo di limitare i danni, neutralizzando con le la te«Soprosue doti di società la ^ maleducazione di Da Tyson. Il suo compito era reso più difficile dal modo di fare sgarbato del marito e dalla totale mancanza in lui di quelle buone maniere che sarebbe lecito aspettarsi da un personaggio pubblico del suo rilievo. Con un luogo comune, si può dire che sembravano la Bella e la Bestia - benché secondo alcuni fosse più calzante il paragone con Sansone e Dalila. Al party, Spinks fu il primo ad avvicinarsi al microfono del ring. Parlò bene, con quell'humor efficace che lo aveva reso caro alla stampa americana. Tyson, al contrario, fu verbalmente aggressivo e mostrò tanto calore umano quanto avrebbe potuto un killer della mafia. Per me, il dato più rivelatore del carattere di Tyson venne fuori quando, subito dopo che Spinks aveva cominciato a parlare, qualcuno urlò «Sentiamo il vero campione!». Tyson lanciò a quel fan di Spinks un tale sguardo omicida da farci ringraziare che le occhiate non possano uccidere. I problemi di Tyson con l'altro sesso sembrano essere cominciati in tenera età. E così pure le tendenze alla violenza. José Torres, scrittore, ex campione mondiale dei medio-massimi e per due anni consulente di Tyson, racconta nella sua biografia del campione una conversazione avuta con lui. Un giorno, all'età di nove o dieci anni, «ero così infuriato per aver rotto una pistola giocattolo - ricordò Tyson - che afferrai una bambola e la sbattei contro il pavimento e poi le schiacciai la testa. Sentivo una fortissima eccitazione mentre spaccavo la testa alla bambola. E' stato come un orgasmo». Questa associazione del male inflitto alle donne col piacere erotico rimase anche nella maturità, secondo Torres, che cita ancora Tyson: «Mi piace colpire le donne quando faccio l'amore con loro... mi piace sentirle gridare di dolore, vederle perdere sangue... E' una cosa che mi eccita». Si potrebbe credere che soltanto una masochista possa gradire la compagnia di un uomo del genere. Invece orde di belle ragazze fanno a gara per ottenere l'attenzione di Tyson. Rose Trentmont, della commissione Atletica dello Stato di New York, dice che «con le donne Tyson ha successo... gli ronzano attorno come zanzare fameliche». La zanzara assetata di sangue è un'ottima metafora per alcune delle donne che hanno fatto la posta a Tyson. Ci sono stati di¬ versi tentativi di scucirgli fantastiche somme di denaro da parte di donne che lamentavano molestie sessuali. Il più clamoroso tentativo di spillare denaro all'ex campione del mondo è l'azione di riconoscimento di paternità per 11 milioni di dollari avanzata da Natalie Fears di Los Angeles. Presentata lo scorso ottobre al tribunale della California, la richiesta argomentava che «nel maggio 1989, la Fears e Tyson stipularono un accordo verbale in base al quale si stabilì che la Fears avrebbe figurato da partner di Tyson e Tyson avrebbe provveduto da allora al mantenimento di lei per il resto della vita». La Fears fondava la sua richiesta sulla pretesa che Tyson fosse il padre del figlio di lei, D'Amato Kilrane Tyson, il cui primo nome era stato attribuito in ricordo di Gus D'Amato, allenatore e «secondo padre» di Tyson, scomparso qualche anno fa. Ma un esame del sangue ha dimostrato questo mese che Mike Tyson non è padre del bimbo. Ciò deve aver rappresentato un vero choc per Tyson, che a quanto mi è stato riferito aveva dato alla Fears 100 mila dollari il 27 agosto del 1991 e altri 15 mila tre mesi dopo per mantenere il bambino. Tyson aveva anche mostrato il bimbo alla stampa dicendo «questo è il momento più bello della mia vita». Qualunque problema Tyson possa aver avuto con le donne in passato, gli episodi più recenti non lasciano molte speranze di miglioramento per il futuro. Di questi tempi sembra sopraffatto dalla quantità di donne che provano a strappargli un pezzo di pelle. Sono così numerose le ragazze che lo hanno citato in giudizio per averle palpeggiate che il promotore del concorso Miss America Nera, Morris Anderson, lo ha definito «un toccacurve in serie». Tuttavia, in una lettera a Tyson, Natalie Fears dipinge di lui un ritratto piuttosto diverso. Datata 12 settembre 1991, meno di un mese prima di sbattergli in faccia la richiesta di 11 milioni di dollari, dice: «Forse c'è molta gente che pensa che tu non viva nel modo giusto o che tu sia insensibile, selvaggio, pazzo, maniaco eccetera. Ma non importa quello che pensano. Io credo che tu stia facendo un lavoro dannatamente buono, credi a me». Poi aggiunge: «Mike, vai a testa alta, perché anche se non te l'ho mai detto, tu sei stato molto buono con me, Monique - la sorella - e D'Amato, e io ti amerò e ti rispetterò sempre per questo». Uno strano tributo da parte di una donna che poco dopo ha tentato di scroccargli milioni di dollari. Ma le due cose più importanti per capire il carattere di Tyson non sono né contestatili né difficili da comprendere: la sua infanzia e il suo fenomenale successo come combattente sul ring. Tutte le testimonianze concordano che quella di Tyson è stata un'infanzia difficile. Crebbe in fretta con altri due fratelli in una famiglia gettata nella mi- di» seria dall'abbandono del padre. Nato a Brownesville - il quartiere di Brooklyn da cui sono usciti Meyer Lansky, Bugsy Siegel e l'Anonima Assassini - Tyson venne su come un duro per necessità di sopravvivenza. Il primo giorno di scuola si presentò come un ragazzino paffuto con gli occhiali: gli altri ragazzi lo schernirono e gli ruppero gli occhiali. Tyson decise di reagire ai bulli. Presto scoprì di avere un pugno devastante. Presto si fece la reputazione di «duro». Secondo sua sorella Denice, Mike Tyson fu arrestato almeno 40 volte prima di compiere i 12 anni. Non è difficile da credere, se si ascoltano i ricordi della sua vita di strada. Così mi raccontò il suo ingresso in una gang: «Quando si sparse la voce a Brooklyn che prendevo la gente a calci in culo in strada per divertimento, tutti vollero essere miei amici». All'età di dieci anni, dice Tyson, «bevevo roba pesante, a buon mercato, quasi benzina...». E non mancavano i modelli da imitare: «Pensavamo che i papponi, i ladri e li spacciatori di droga fossero tosti». Se non fosse stato portato via dalla strada e spedito a Spofford, un carcere minorile dove avrebbe attirato l'attenzione di Gus D'Amato, Tyson avrebbe potuto non sopravvivere all'infanzia. Quando incontrò il dodicenne Tyson, D'Amato, aveva sessantanni e aveva già tenuto a battesimo due campioni del mondo: José Torres e l'ex giovane delinquente Floyd Patterson. Dopo aver osservato Tyson in un match di allenamento, disse che «potrebbe essere il futuro campione del mondo»: e tale lo fece diventare, il più giovane i tutti i tempi. Anche oggi, pochi dei suoi ti-1 fosi dubitano che Tyson possa tornare campione del mondo. Purché resti in libertà: perché ormai tutto è nelle mani della giuria. I giurati crederanno a un'amabile ragazza della middle-class o a Mike Tyson, col suo fosco passato? Secondo José Torres «esistono due Mike Tyson: uno sensibile, che ride e bacia, e uno che si eccita alle sofferenze altrui». Anche quelli che lo conoscono meglio non sanno risolvere l'enigma. E questo è il problema con Mike Tyson. Piaythell Benjamin Copyright «The Guardian» e per l'Italia «La Stampa» la testa alle bambole «Soltanto così provavo piacere» ^ , , , , , Da piccolo schiacciava 1 Veste da straccione ma è corteggiato da molte donne «Vogliono i miei soldi» L'ex campione del mondo Mike Tyson con la moglie Robin Givens prima del divorzio

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