L'amico di Clinton perde il lavoro

L'amica di Clinton perde il lavoro L'amica di Clinton perde il lavoro // capo di Gennifer è un uomo del governatore WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Licenziata. Gennifer Flowers, la donna che ha proclamato di essere stata per 12 anni l'amante del candidato democratico Bill Clinton, ha perso il suo lavoro da 17 mila dollari all'anno presso gli uffici dello Stato dell'Arkansas. «Non è esatto dire che l'ho licenziata - ha dichiarato Don Barnes, il suo capo, alla Corte d'Appello per le vertenze sul lavoro -. E' lei che se ne è andata di fatto, non presentandosi per tutta le settimana senza preavviso e senza fornire alcuna giustificazione». «Andate a chiedere a qualunque capo ufficio - ha continuato Barnes - cosa farebbe se voi spariste dal posto di lavoro per tre giorni». Barnes, nominato personal¬ mente da Clinton in quanto governatore dello Stato, ha evitato di raccontare un particolare emerso da altra fonte: da quando il settimanale scandalistico «Star» aveva pubblicato la clamorosa intervista di Gennifer, lo Stato dell'Arkansas aveva già impostato una pratica di licenziamento con una motivazione diversa. Un impiegato dell'ufficio ha rivelato che Gennifer sarebbe stata licenziata comunque «per dichiarazioni false nella domanda di impiego». Infatti aveva dichiarato di aver completato un corso di 50 ore presso l'università dello Stato a Fayetteville e di avere successivamente ricevuto un diploma di infermiera a Little Rock presso un'altra facoltà della stessa università. Le segreterie delle due facoltà hanno entrambe negato. Strano che nessuno avesse esaminato le referenze di Gennifer, quando, nel giugno '91, venne assunta in base a «buone segnalazioni di merito» e non in seguito a regolare concorso. Quando i giornalisti hanno chiesto a Barnes se, tra le raccomandazioni favorevoli a Gennifer, ne figurasse anche una del governatore Clinton, lui ha risposto: «Non sono autorizzato a discutere questo aspetto». Comunque, Gennifer, allora 41 enne, venne assunta e le vennero assegnate due segretarie. All'inizio guadagnava 15 mila dollari, che ha arrotondato fino a poco tempo fa con il secondo lavoro di cantante, lo stesso lavoro che faceva, sempre part-time, quando conobbe Clinton. L'altro era quello di redattrice di una tv locale. Nessuno è in gra¬ do di dimostrare che il licenziamento di Gennifer sia una vendetta. Certo che, se la sua assunzione fosse davvero stata irregolare, allontanarla aiuterebbe a cancellarne tracce. Ormai l'immagine di Clinton pare compromessa. Dopo Cuomo, anche Bob Kerrey si è offeso, dopo aver sentito un'altra registrazione: «Kerrey è pericoloso. Sembra un attore e, essendo scapolo, può andare a letto con chi vuole». Tutti lo prendono in giro. L'altro giorno un giornalista ha chiesto a Gennifer: «Il governatore usava il preservativo?». Risate a crepapelle, mentre sul viso di Gennifer sono passati tutti i colori dell'arcobaleno. Ma forse Clinton, da qualche parte, era più rosso di lei. Paolo Passarmi

Luoghi citati: Arkansas, Little Rock, Washington