Un'Europa da riconquistare

Un'Europa da riconquistare Serata decisiva per Bologna e Milano nella Coppa continentale di basket Un'Europa da riconquistare Ma ilpubblico boccia la formula Leader in Italia (col Benetton) ma ancora in bilico in Europa: Knorr e Philips stasera non possono sbagliare. Nella 3a di ritorno del campionato continentale hanno l'occasione per prenotare non solo il passaggio ai quarti (risultato scontato in partenza, poi messo in forse con imprevedibili passi falsi) ma anche uno dei primi due posti dei rispettivi gironi e dunque il diritto a disputare in casa l'eventuale spareggio per arrivare alle finali. Le avversarie di rango non concedono alibi di deconcentrazione. A Bologna scende la capolista Barcellona, da anni la più autorevole candidata al trono europeo che immancabilmente fallisce l'appuntamento decisivo per mancanza di un'efficace regia. Avvicendato in panchina lo slavo Malijkovic con l'ex-giocatore Flores, i catalani hanno ritrovato la grinta dei momenti migliori, infilando una serie di successi che ha cancellato l'incredibile ko interno col Cibona Zagabria, una delle tre squadre slave che disputano il torneo in esilio, sui campi iberici, come il Fartizan che arriva ad Assago. E i bianconeri di Belgrado, bravi sì ma ben lontani dal periodo d'oro del duo Dalipagic-Kicanovic, cominciano a patire il continuo viaggiare e la mancanza di un campo veramente amico: il recente significativo calo (2 successi in 6 partite) dovrebbe dare alla Philips quella carica in più per portare a 6 lunghezze il margine sui serbi, quinti nel girone. La posta in palio (e la Knorr spera anche nell'aiuto della Phonola Caserta, estromessa dalle prime posizioni ma in grado di fermare la terza squadra slava, il Cibona Zagabria, che affianca i bolognesi in graduatoria) e il blasone delle avversarie costi- Udranno un doppio banco di prova: per le nostre squadre e per l'interesse di questo Europeo di club, la ex Coppa Campioni a formula allargata. Knorr e Philips contro dubbi e polemiche: il recente appannamento di forma e le capacità di Wennington per i bolognesi, l'avvicendamento di Montecchi con Blasi in regia (scelta che ha giovato a Dawkins) per i milanesi. Quanto alla formula è proprio il pubblico di Assago che deve dare una risposta esauriente: a Bologna, si sa, l'esaurito è sempre e comunque garantito, e Caserta, dopo troppe delusioni, non fa più testo. Milano invece finora ha bocciato questa soluzione ibrida tra la vecchia Coppa Campioni di presa immediata (mutuata dal calcio) e un vero campionato europeo chiesto dai club più ricchi e famosi. E se è vero, come dice il patron milanese Gaietti, che questo torneo sta avvicinandosi solo adesso al clou, all'eliminazione diretta, è però preoccupante il calo medio di spettatori al Forum: quasi il 30% rispetto all'ultima avventura europea della Philips. «Non avremo il beneficio economico sperato - constata Gabetti -. Le previsioni d'incassi sono state smentite (si arriverà al miliardo del passato, ma con un lieve incremento di spese, circa 300 milioni, ndr), è diminuito l'introito per i diritti tv (prima 400 milioni per l'unica partecipante, ora 250 a testa, e riducendo la fetta di torta-Rai per le squadre di A, ndr) ed è stato negativo anche l'impatto sui media, che hanno spesso diviso per tre lo spazio dedicato prima a una sola squadra. E' saltata la trattativa per trasmettere una gara sui network Fininvest (per cui dovremo riflettere molto prima di rinnovare, nel '93, l'accordo Rai) e un quotidiano sportivo ha persino declinato l'invito rivoltogli in occasione di una trasferta». Bilancio in rosso, ancor più preoccupante a confronto dei positivi riscontri sui campi spa: gnoli, che potrebbe indurre là Fiba a proseguire su questa strada. E brutti segnali per l'Italia che ha pure nulle ragioni per preoccuparsi della situazione interna. «I costi eccessivi ci hanno portati a un punto senza ritorno: tutti concordi, dobbiamo trovare una soluzione globale - dice Gabetti -. O ci diamo serie strutture o molti se ne andranno: occorrono società di capitali, trasparenza nei bilanci, tetti salariali e leggi severissime, fino all'esclusione dai campionati di chi sgarra. Anche chi ha speso moltissimo, i mecenati degli ultimi anni, sono ora attenti a far quadrare i conti, da veri imprenditori». Pentimenti purtroppo tardivi, e basta un mecenate all'anno per far saltare tutti i precari equilibri del basket.. Guido Ercole LA SITUAZIONE NELL'EUROCLUB 6IR0ME A GIR0NEB CIB0NA 12 ••• PHILIPS 12 ••• KNORR 12 •••• ESTUNDMNTES 12 •••• MACCABI 12 ••• BAYER 10 SL0B0DNA 8 • PARTIZAN 10 ••• ANTIBES 8 • MALINES 0 — KALEV 2 — ARIS 4 — PH0N0LA 2 — DEN HELDER 2 — N.B. PROBABILITÀ' DI ANDARE Al PLAYOFF ••••• PRATICAMENTE SICURA •••• OTTIME ••• BUONE •• DISCRETE • SCARSE I m La Philips contro il Partizan punta su Dawkins (a fianco), mentre la Knorr si affida a Morandotti (sopra) per respingere il Barcellona