Niki Lauda torna a Maranello

Niki Lauda torna a Maranello L'austriaco, tre volte campione del mondo, convinto da Montezemolo Niki Lauda torna a Maranello Sarà il consigliere della squadra e l'uomo-immagine per la Ferrari Niki Lauda ha detto sì alla Ferrari. Lo ha confidato lo stesso ex pilota di Maranello ad alcuni amici austriaci e la notizia é subito rimbalzata anche a Torino, diffondendosi ieri in serata. Quale ruolo potrà avere il tre vòlte campione del mondo nella scuderia del Cavallino rampante? Con tutta probabilità si tratta di una posizione di consulenza, da consigliere, grande esperto del mondo delle corse. Si sapeva da tempo - e lo stesso Lauda aveva finito per ammetterlo pubblicamente - che Luca Montezemolo, presidente della Ferrari, era desideroso di impiegare la professionalità e la simpatia suscitata del fuoriclasse di Salisburgo per contribuire a risollevare le immagini della Ferrari stessa dopo tante amare delusioni e sconfitte nel Mondiale di Formula 1. In un primo tempo Lauda, pieno di impegni come responsabile della sua compagnia aerea (l'Air Lauda impiega diverse centinaia di dipendenti) aveva risposto negativamente. Poi, in questi ultimi giorni, le pressioni si sono fatte più insistenti e l'expilota (che già lo scorso anno veniva alle corse come collaboratore di lusso del telecronista Heinz Pruller, il Poltronieri austriaco) ha accettato le proposte. In fondo, un fatto positivo anche per la sua popolarità. E' chiaro che Lauda non potrà avere una carica esecutiva in seno alla squadra, almeno per il momento. La sua disponibilità sarà molto probabilmente ridotta al sabato e alla domenica e forse in non tutte le gare di campionato. E' quindi logico intuire per lui una posizione di appoggio ai dirigenti che condurranno il team, cioè l'ing. Claudio Lombardi e il tecnico inglese Harvey Postlethwaite. Meglio comunque aspettare una comunicazione ufficiale dalla stessa Ferrari nei prossimi giorni, magari quando il 6 febbraio presenterà in quel di Maranello la nuova vettura per il Mondiale. Niki Lauda compirà 43 anni il prossimo 22 febbraio. Ha lasciato defitivamente l'attività agonistica nel 1985, diventando un apprezzato imprenditore nel campo aeronautico. La Lauda Air, che ha la sede principale a Vienna, dispone di una decina di jet commerciali e si occupa di voli di linea e di viaggi charter, questi ultimi in tutto il mondo. Lo scorso anno un Boeing 767 della compagnia si schiantò in Thailandia e nell'incidente morirono 223 persone. Lauda era disposto a chiudere la società se fossero risultate delle responsabilità dirette, ma l'inchiesta lo scagionò completamente. Durante la sua permanenza alla Ferrari come pilota, dal 1974 al 1977 (nel '71 e '72 era stato alla March e nel '73 alla Brm), l'austriaco ha saputo suscitare grandi passioni, odi e amori. Quindici vittorie, due titoli mondiali (1975 e 1977) e uno mancato di poco, per 1 punto, nel 1976, quando si rifiutò di scendere in pista in Giappone a causa di una pioggia torrenziale. In quello stesso anno Lauda aveva rischiato di perdere la vita per una uscita di pista al Nurburgring, un incidente nel quale la sua Ferrari prese fuoco. Nel rogo Niki riportò gravi ustioni al volto. Nella stagione successiva lasciò Maranello in modo burrascoso. Un litigio aspro con Enzo Ferrari, per una questione di hv gaggio, cioè di soldi. Aveva comunque fatto in tempo, Niki Lauda, a conquistare il cuore di moltissimi tifosi. Il motivo? Per la sua concretezza, per la bravura come collaudatore, per la capacità di saper sfruttare al massimo le occasioni. E, quando voleva, sapeva essere molto veloce (infatti ottenne nella carriera 24 pole position). Successivamente l'austrìaco passò alla Brabham dove rimase nel 1978-79 e improvvisamente, alla seconda stagione di corse nella scuderia inglese, lasciò tutti sorpresi decidendo in Canada di lasciare le corse, quando mancava una prova alla fine del campionato. Tre anni dopo nel 1982, clamoroso ritorno: venne ingaggiato dalla McLaren prima accanto a John Watson, poi con Alain Prost. E nel 1984 compì quello che é forse stato il suo capolavoro tattico: vinse il terzo titolo mondiale, soffiandolo al francese per mezzo punto, pur avendo ottenuto cinque gare contro le sette del compagno di squadra. L'anno dopo il ritiro definitivo. Cristiano Chiavegato L'ex pilota austriaco aveva abbandonato il team modenese alla fine del 1977 dopo aver ottenuto il secondo titolo iridato di Formula 1 della sua carriera Lauda (in alto) avrà 43 anni il 22 febbraio: redi FI nel 75 e 77 con la Ferrari enei 1984 (McLaren), in questi anni ha seguito le corse tra un impegno e l'altro con l'Air Lauda; a lato, Luca Montezemolo

Luoghi citati: Canada, Giappone, Maranello, Salisburgo, Torino, Vienna