Collage da Goldoni con i comici giovani

Collage da Goldoni con i comici giovani All'Erba, con la regia di Crivelli e Angione Collage da Goldoni con i comici giovani TORINO. Esistono libri che non sono veri libri. Contengono massime e citazioni famose, distillano il meglio dell'intelligenza. Si leggono, naturalmente, ma servono a poco. A volte possono persino intimorire con la loro inarrivabile sottigliezza. A questo concentrato di brillantezza speculativa si può paragonare «La barca dei comici di Carlo Goldoni», il collage messo in scena all'Erba da Torino Spettacoli con la regia di Filippo Crivelli e Girolamo Angione. Brani da famose commedie goldoniane, nonché dalle «Memorie» e dalle lettere dedicatorie, sono stati interpretati da sette giovani attori che, in divisa jeans e senza alcun supporto scenografico, hanno affrontato questa singolare goldoneide con lo spirito più dell'esploratore che del narratore. Ridurre a piccolissimi nuclei «Le donne curiose», «I rusteghi», «Sior Todero brontolon», «Il campiello», «Le smanie della | villeggiatura», «Il bugiardo», «Pamela», può avere un doppio significato. Può documentare la tecnica compositiva di Goldoni, ma può anche descrivere, a lampi, il suo percorso teatrale. In ogni caso ha una funzione didattica, propone «per exempla» un universo poetico di straordinario fascino. Perciò lo spettacolo ha il limite di tutti i collage: non sviluppa nulla, procede per citazioni, vive di ogni singola grazia e di ogni minuscola trovata. Diverso il discorso degli attori, che qui sono chiamati a una rapida metamorfosi di personaggi, di psicologie e di atteggiamenti. Sono perciò apprezzabili l'impegno e la concentrazione di Ariella Beddini, Daniela Calò, Miriam Mesturino, Mario Nosengo, Marco Pejrolo, Roberto Scappin e Oreste Valente. Ma è inevitabile affermare che «La barca dei comici di Carlo Goldoni» serve soprattutto a loro, alla loro crescita e alla loro disciplina. Al pubblico normale serve nel modo in cui può servire lo stringato riassunto di una drammaturgia ineguagliabile. Gli studenti ringrazieranno. Io. g.]

Luoghi citati: Erba, Torino