Via libera al part time in Regione
Via libera al part finte in Regione Approvata la legge Via libera al part finte in Regione Via libera al part-time in Begione. La legge è stata approvata ieri dal Consiglio regionale. L'ha presentata l'assessore al Personale Emilia Bergoglio. Interesserà il venti per cento dei dipendenti, ossia 500-600 persone. Cosa significa? Che gli interessati a questa normativa potranno lavorare mezza giornata (a stipendio ovviamente decurtato) senza dover ricorrere come capita spesso a permessi speciali, ferie e via discorrendo alimentando il fenomeno cronico dell'assenteismo. Spiega Emilia Bergoglio: «Il provvedimento consente una flessibilità di lavoro di cui possono fruire soprattutto le donne e chi ha effettivamente bisogno di maggior tempo libero magari per accudire ai figli o a parenti malati, salvaguardando il posto di lavoro. La legge è stata approvata quasi all'unanimità: un solo astenuto, Chiezzi (Bifondazione), il quale ha lamentato che la percentuale dei dipendenti che possono accedere all'istituto del tempo parziale è inferiore a quella prevista dalla legge nazionale (50 per cento). Dal part-time sono esclusi i dirigenti, i custodi, i funzionari ispettivi. Ogni anno le richieste verrano vagliate in accordo con i sindacati e determinato il numero degli aventi diritto prevedendo per ogni posto a tempo pieno due unità a tempo parziale. Spiega il relatore Zanoletti (de): «Abbiamo regolamentato una materia alla luce della legge nazionale operante dal 1988 che disciplina gli aspetti previdenziali ed assistenziali, ed adeguato la precedente normativa regionale che risale a quasi dieci anni fa alle esigenze di una vasta fascia di utenti».
Persone citate: Chiezzi, Emilia Bergoglio, Zanoletti
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