Percorso a ostacoli verso la Sala rossa

Percorso a ostacoli verso la Sala rossa Venerdì nuovo vertice per Cattaneo sindaco Percorso a ostacoli verso la Sala rossa Fatto (o almeno indicato) il sindaco, si devono rifare gli assessori. Intendiamoci: di nomi nuovi ne vedremo pochi, forse soltanto quello dell'esordiente Ermanno Tedeschi, liberale. Il problema, semmai, è mettere ordine nelle deleghe, cercando di renderle più funzionali al lavoro dell'amministrazione. In politichese questo procedimento è definito con un termine orribile: «omogeneizzazione». Ebbene, omogeneizzazione e analisi del programma di giunta sono le «mine» sepolte sotto la strada che la repubblicana Giovanna Cattaneo deve percorrere prima di sedersi sulla poltrona più alta della Sala rossa. Due questioni che toccano il sensibilissimo nervo della gestione del potere. La revisione delle deleghe passa attraverso il ridimensionamento di qualche assessore e il potenziamento di altri, attentando agli equilibri raggiunti con fatica nel luglio del 1990. E sul programma c'è una de ancora divisa tra i fautori di una «revisione» e i favorevoli a un sempb'ce «aggiornamento». Si tratta, insomma, di vedere se prevarrà la linea di chi punta su una giunta «fotocopia», al massimo con l'ingresso di un secondo assessore liberale (gli interessati decideranno lunedì prossimo), o quella di chi vuole prima rimuovere ogni difficoltà e poi votare la Cattaneo. C'è un terzo, possibile ostacolo. Nel solco dell'ex Sindaco Zanone, il pli chiede le dimissioni degli assessori che intendono candidarsi alle politiche: «E' ben vero che non è previsto dalla legge - ha detto in Consiglio il capogruppo Vittorio Chiusano -, ma è una questione di buon gusto». I diretti interessati non raccolgono l'invito: «E' un problema che si porrà solo quando saranno fatte le liste e non è detto che il mio partito mi candidi. Quindi è inutile discutere sui "se"», dice Domenico Mercurio, assessore psi alla Casa. Né giungono notizie di dimissioni dagli altri due assessori-candidati, l'attuale sindaco prò tempore Baldassarre Furnari (psdi, Commercio) e il repubblicano Beppe Lodi (Servizi demografici). In loro soccorso arriva il segretario socialista Franco Tigani: «Se il legislatore avesse voluto porre questa limitazione, come è accaduto per i sindaci e i consiglieri regionali, l'avrebbe fatto». Favorevole alle dimissioni è il segretario cittadino de Francesco Bruno, mentre il responsabile provinciale Zanetta cerca di evitare ogni motivo di contrasto: «Il problema non è oggetto di va- lutazioni politiche, ma personali. Quindi non credo che l'argomento possa entrare a far parte di quelli che le delegazioni dei partiti affronteranno di qui al 10 febbraio». Quel giorno, dovrebbe èssere eletto il sindaco. Ma il prossimo appuntamento è per le 18 di venerdì: le delegazioni s'incontreranno per dare il loro «ok» definitivo all'accordo siglato domenica scorsa. Giovanna Cattaneo otterrà la designazione ufficiale e inizierà a discutere con i partiti di deleghe assessorili e programmi. Insomma, c'è ancora molto lavoro da fare: «La Cattaneo non può arrivare in Consiglio riproponendo pari pari il documento programmatico di Zanone», dicono i segretari pli, Formica e Peveraro. «Sarebbe opportuno risolvere entrambi i problemi prima del 10 febbario - conferma il de Bruno -, per noi lo scoglio più grosso è l'aggiornamento del programma che dovrebbe essere rivisto alla luce dei nuovi problemi, ad esempio la crisi economica della città. Per l'accorpa- mento delle deleghe basta, invece, mezza giornata». Un ottimismo non condiviso da Zanetta: «Nel rivedere le linee generali del programma si possono già inserire i criteri della redistribuzione delle deleghe da attuare, però, in seguito». E il segretario repubblicano Boberto Giunta taglia corto: «Faremo tutto il possibile. Ma il tempo a disposizione non è molto». Così, mentre il deputato socialista Salerno chiede per il suo partito «la gestione diretta degli assessorati a carattere sociale» (ora tutti de), si rafforza a Palazzo civico il partito di chi non vuole rivoluzioni. Non subito almeno. Lo guida il vicesindaco Franco Pizzetti (de): «In alcuni casi le deleghe dovranno essere coerenti con le ripartizioni. Ma c'è anche l'ipotesi contraria: che sia la struttura dei funzionari ad adeguarsi. Da mesi stiamo approfondendo il problema, non credo sia il momento di cambiare per il gusto di cambiare». Beppe Minello Giampiero Pavioto La maggioranza discuterà di deleghe e assessori: in giunta Tedeschi (pli). Incertezza su Furnari (psdi) e Lodi (pri) candidati alle politiche Ermanno Tedeschi, pli (sotto) Eletto nell'85, si appresta a sedere per la prima volta sui banchi della giunta Sopra, Domenico Mercurio, assessore all'edilizia pubblica e privata, si candida alla Camera nella lista del partito socialista Baldassare Furnari (sopra), assessore al Commercio, si candida nel partito socialdemocratico, è già stato deputato nel 79

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