Lancia-Toyota che duello di Cristiano Chiavegato

Lancia-Toyota, che duello Dopo il Turini, il Rally si conclude stamane a Montecarlo Lancia-Toyota, che duello Auriol stacca Sainz: una battaglia sulfilo dei secondi Kankkunen prudente, continuano i guai per Biasion MONTECARLO DAL NOSTRO INVIATO Tanto freddo, strade ghiacciate, ma poca neve. Su percorsi comunque pieni di insidie, si è giocata ancora una volta stanotte l'ultima tappa del rally più prestigioso del mondo. Quando stamane i lettori apriranno queste pagine, i concorrenti superstiti (erano partiti in 150, non saranno all'arrivo più di 80) avranno già tagliato il traguardo. Lancia o Toyota? Sainz, Auriol o la sorpresa Kankkunen? Due interrogativi ai quali nessuno poteva rispondere ieri sera alla partenza. Infinite le variabili per una corsa come questa dove il minimo errore può compromettere il risultato di quattro giorni di grande impegno, di guida al limite. «Io attaccherò al massimo - ha detto Sainz, prima di avviare il motore della sua Celica -. Non esiste una tattica diversa, anche perché quando si arriva a questo punto ci si batte uno contro l'altro. La squadra del Martini Racing è comunque avvantaggiata perché le Delta HF integrale hanno dimostrato una certa superiorità e perché può contare su due piloti, Auriol e Kankkunen, con compiti diversi. Uno cercherà di mandarmi oltre misura, l'altro - forse il finlandese approfitterà di eventuali errori di chi lo precede». E Sainz ha subito mantenuto la parola. Sul colle del Turini, alla prima prova speciale di questa frazione conclusiva, ha ottenuto il miglior tempo. Lo spagnolo ha percorso i 22 chilometri di salita e discesa, lungo il tracciato invaso dalla solita folla colorata, in 16'05" (il record appartiene a Delecour con la Ford in 15'42" dallo scorso anno, ma la strada era meno gelata), precedendo di un solo secondo Auriol e lo stesso Delecour. Ma la risposta non si è fatta attendere. Nella seconda frazione cronometrata, sul colle de la Coninole, che sale sino a quota 1700, Auriol ha replicato con autorità passando in testa al rally. Il francese che ha spiegato di non avere forzato sul Turini, ha stabilito con 13'42" sui 22,150 km del percorso il nuovo record assoluto del tracciato che gli apparteneva con 13'44". Così la Lancia Delta HF integrale di Auriol è passata in testa al rally, con 5 secondi di vantaggio sulla Toyota Celica dello spagnolo. Straordinaria anche la performance di Delecour che ha subito un distacco di soli 2". Prudente Kankkunen, leggermente staccato. Biasion invece ha perso minuti rompendo il quinto servosterzo dall'inizio della corsa. Poi, al termine della quarta delle otto prove speciali Auriol ha aumentato il vantaggio distanziando di 34" Sainz. Cristiano Chiavegato

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