La Fiat supera l'esame-recessione

La Fiat supera l'esame-recessione Nella lettera agli sionisti Giovanni Agnelli ribadisce la «fiducia» nelle forze del gruppo La Fiat supera l'esame-recessione Fatturato '91 di57.828 miliardi, l'utile oltre i 1100 TORINO. Il '91 della Fiat si sintetizza così. Grande solidità patrimoniale, nonostante i massicci investimenti (47.000 miliardi in 5 anni, di cui 28.000 per l'auto) e la minore redditività abbiano influito sulla posizione finanziaria netta; accresciuta presenza internazionale. Un fatturato di 57.828 mi-" liardi (1* 1,1% in più del '90). E un utile lordo intorno ai 1600 miliardi: in parte, circa 630 miliardi, frutto della redditività operativa (circa l'l,l% sul fatturato), in parte, tra i 930 e i 950 miliardi, frutto delle cessioni di Telettra e di altre società minori. L'utile netto dovrebbe aggirarsi tra i mille e i 1100 miliardi. Al di là delle cifre, dalla lettera agli azionisti emerge una forte fiducia nel Gruppo e nella ripresa a medio termine dell'economia dopo un '91 difficile che, dati alla mano, è risultato comunque soddisfacente per corso Marconi. Questo, in sintesi, il messaggio del presidente Giovanni Agnelli agli azionisti, pubblicato dopo il consiglio d'amministrazione di ieri dedicato ai risultati '91. Il clima mondiale è stato dominato da incertezze e tensioni. Questa situazione - ha detto Agnelli - ha accentuato l'asprezza del confronto ovunque, e in Italia le ripercussioni della congiuntura negativa sul sistema produttivo sono state ulteriormente deteriorate dall'aumento dell'inflazione, dalla crescita del deficit pubblico, dall'inefficienza dei servizi. E' in una realtà così «impegnativa e problematica - afferma l'Avvocato - che si colloca l'andamento del Gruppo nel '91. La contrazione dei mercati ha riguardato la maggior parte delle attività industriali dell'azienda. Nel complesso, però, i risultati economici si presentano positivi, specie se visti nel contesto economico mondiale». L'esercizio si è chiuso con un fatturato di 57.828 miliardi di lire (+1,1% sul 1990), compreso quello di 1400 miliardi della Ford New Holland e l'uscita di quello Telettra. Quasi il 25% del fatturato è stato conseguito all'estero. Il contributo Fiat alla bilancia commerciale italiana si è mantenuto su livelli elevati, con un saldo attivo di oltre 9500 miliardi. Gli investimenti in ricerca e sviluppo hanno superato 6500 miliardi, pari all'11,5% del fatturato (+0,5% sul 1990), rivolti principalmente al rinnovamento e completamento della gamma e al miglioramento degli impianti. La posizione finanziaria netta è passata da un saldo attivo di 570 miliardi nel '90 a uno negativo di 385 miliardi, determinato dall'impegno negli investimenti in ricerca e sviluppo e dall'autofinanziamento, passato da 6065 a 4605 miliardi. Il livello delle disponibilità del Gruppo, pari a quasi 11.000 miliardi, si mantiene comunque in linea con il 1990, «confermando la solidità finanziaria del Gruppo». La previsione dell'utile netto è attorno ai 1100 miliardi, contro 1613 del 1990. Avanzata da ambienti vicini alla Fiat, parte dalla considerazione che dai 4600 miliardi di autofinanziamento si devono detrarre 3000 miliardi circa di ammortamenti e altri 500 di imposte. I dipendenti al 31 dicembre scorso erano 288.477 di cui 6925 in cassa integrazione. Per quanto riguarda la Fiat Spa, la posizione finanziaria netta a fine '91 è risultata attiva per 1620 miliardi (1865 nel 1990). Nella relazione si ricorda l'accordo sull'alta velocità con le Ferrovie dello Stato per progettare e realizzare delle tratte Torino-Milano e Bologna-Firenze (valore oltre 5000 miliardi). Il settore auto ha chiuso il 1991 con un risultato positivo e ricavi netti consolidati per 27.400 miliardi (27.675 nel '90) e con il lancio di nuove versioni Fiat, Lancia e Alfa Romeo (fra cui la Fiat Cinquecento e l'Alfa 155). E' stato caratterizzato da una flessione dei mercati europei ad eccezione di quello tedesco, in rialzo, e di quello italiano rimasto statico. Ne è conseguita - afferma Agnelli - una straordinaria tensione competitiva della quale hanno risentito in misura significativa i volumi di vendita di Fiat Auto in Italia, mentre è stato positivo l'andamento sui principali mercati europei, con risultati lusinghieri in Germania. La nostra competitività si è ulteriormente ridotta per il forte aumento del costo del lavoro e l'elevata inflazione in una situazione di cambi fissi. Dopo aver ricordato che nel 1991 l'Iveco ha compiuto un nuovo, importante passo di sviluppo europeo con l'acquisizione dell'Enasa-Pegaso e la Fiatgeotech ha assunto, con la Ford New Holland e la lettera d'intenti con J. Deere e Hitachi, dimensioni e contenuti tecnologici da leader mondiale, ha sotto¬ lineato come l'area dei Componenti Veicolistici, che fa capo alla Magneti Marelli, sia stata carattenzzata dall'acquisizione della società francese Ceac che la pone in una posizione di grande rilievo mondiale nel mercato degli accumulatori. Operando in senso anticiclico, i settori diversificati, in particolare i Servizi Finanziari e Assicurativi e la Grande Distribuzione, hanno dato un importante contributo ai risultati complessivi dell'azienda. Anche sul terreno delle relazioni industriali il 1991 è stato molto intenso. «In Italia - ha detto - è stato dominato dal protrarsi del negoziato fra governo, imprenditori e sindacati sul costo del lavoro che ha finora portato a risultati provvisori, inferiori alle aspettative e non tali da assicurare basi certe e significative per un rilancio della competitività industriale del Paese». Sulle prospettive per il '92, Agnelli ha sostenuto che le previsioni su una inversione di tendenza continuano ad essere rinviate nel tempo. Ad ogni modo - ha concluso «la Fiat guarda al futuro con la fiducia che le deriva da quanto ha già fatto e sta facendo per mantenere la competitività anche in presenza di congiunture difficili e di una maggiore concorrenza internazionale». Renzo Vii la re Auto, i conti sono in attivo La cura per camion e trattori E un quarto del fatturato è prodotto all'estero 1 CONTI DEL GRUPPO 1991 1990 [miliardi di lire] RICAVIATTIVITA' INDUSTRIALI 49.689 49.894 RICAVISERVIZIFINANZIARIASSICURAZIONIGR. DISTRIBUZIONE 8.139 7.315 RICAVI T0TALI01 GRUPPO 57.828 57.209 AUT0FINANZIAMENT0 GESTI0NALE [utile ante Imposte + ammort.] 4.604 6.065 P0SIZI0NE FINANZ. NETTA CONS, [indebitamento] [385] 570 INVESTIMENTI 4.206 4.210 RICERCAESVILUPPO 2 300 2.250 DIPENDENTI [unita] 288.477 303.238 DICUIC.I.G. 6.925 1.552 BILANCIA C0MM.LE VALUTARIA 9.550 10.300 I SETTORI A CONFRONTO RICAVI NETTI [miliardi di lire] DIPENDENTI [numero] INVESTIMENTI [miliardi di lire] DIC. DIC. VAR. DIC. 0IC. VAR. DIC. DIC. VAR. 1991 1990 % 1991 1990 V.A. 1991 1990 V.A. FIAT AUT0 27.400 27.675 - 1,0 128.927 133.431 - 4.504 2.150 1.999 +151 IVF.C0 8.120 7.773 + 4,5 41.320 38.229 + 3.091 557 569 - 12 N.H. GE0TECH: FIAT6E0TECH 2.069 2.577 -19,7 10.232 12.506 - 2.274 44 132 - 88 FORD NEW HOLLAND [*] 1.428 N.S. TEKSID 1.196 1.244 - 3,9 9.891 10.694 - 803 88 99 - 11 MAGNET) MARELLI 3.224 3.809 -15,4 26.139 30.121 - 3.982 237 265 - 28 CEAC 748 - N.S. 4.934 — + 4.934 35 - + 35 6ILARDINI 2.162 1.029 + 6,6 9.255 9.390 - 135 92 86 +6 C0MAU FINANZIARIA 1.095 1.054 + 3,9 5.155 5.040 + 115 30 22 +8 FIATIMPRESIT 2.303 2.085 +10,5 8.431 9.723 - 1.292 45 83 - 38 FIAT FERR0VIARIA 289 292 - 1,0 1.611 1.544 + 67 14 17 -3 FIATAWI0 1.116 963 +15,9 4.769 4.666 + 103 77 71 +6 TELETTRA — 1.710 N.S. — 9.168 - 9.168 - 137 -137 ITEDI 404 399 t 1,3 1.295 1.284 + 11 7 11 -4 SNIABPD 2.338 2.483 - 5,8 11.390 11.921 - 531 231 250 - 19 DIVERSE ED EUSI0NI [4.203] [4.199] N.S. 6.052 6.553 - 501 254 172 + 82 T0TALE ATTIVITA* INDUSTRIAL! 49.689 49.894 - 0,4 269.401 284.270 -14.869 3.861 3,913 - 52 FIDIS 2.779 2.529 + 9,9 1.902 1.795 + 107 32 29 +3 T0R0 ASSICURAZIONI 1.741 1.555 +12,0 2.224 2.240 - 16 73 88 - 15 LA RINASCENTE 4.134 3.765 + 9,8 14.950 14.933 + 17 240 180 + 60 ELISI0NI [515] [534] N.S. T0TALE DI GRUPPO 57.828 57.209 + 1,1 288.477 303.238 -14.761 4.206 4510 - 4 [*) SOCIETÀ' CHE SARA' CONSOLIDATA A PARTIRE DAL 1992. Giovanni Agnelli e Cesare Romiti Il gruppo Fiat archivia un anno difficile

Persone citate: Agnelli, Cesare Romiti, Giovanni Agnelli, Holland, J. Deere, Renzo Vii

Luoghi citati: Bologna, Firenze, Germania, Italia, Milano, Torino