«Darò a Palermo il teatro giovane»

«Darò a Palermo il teatro giovane» Parla Guicciardini, direttore del Biondo «Darò a Palermo il teatro giovane» ROMA. Roberto Guicciardini è da quattro giorni il nuovo direttore artistico del Teatro Biondo di Palermo. Un incarico rimasto vacante dopo la nomina di Pietro Carriglio, grande estimatore di Guicciardini, a direttore del Teatro di Roma. Il passaggio delle consegne è avvenuto ieri mattina all'Argentina. «Immagino - ha detto Pietro Carriglio - che con l'arrivo a Palermo di Roberto Guicciardini si consoliderà la collaborazione tra il Teatro di Roma e il Biondo, diventato negli ultimi tempi un punto di riferimento dell'attività italiana di prosa. Già quest'anno il Teatro di Roma ha attinto parecchi attori dal "serbatoio" palermitano per i suoi spettacoli». Guicciardini non nascondeva di essere frastornato: «Un pensiero per questo incarico confesso che l'avevo fatto, ma non ci speravo, perché non ho padrini politici. E per questa ragione la designazione mi ha preso in contropiede. Adesso a Palermo dovrò fare meglio di Carriglio e non sarà facile». «Da quando, negli Anni Settanta, cominciai a fare il regista allo Stabile di Torino - racconta Guicciardini - ho seguito lo sviluppo e la trasformazione del teatro italiano, il cui avvenire sta nella partecipazione a eventi che non siano fine a se stessi». Sebbene sia prematuro parlare di programmi, Guicciardini ha comunque idee precise per il Roberto Guicc dini suo futuro di direttore del Biondo, un teatro nel quale ha recentemente realizzato due progetti legati a Strindberg e a Rosso di San Secondo. «Ho sempre cercato - dice - di fare un teatro capace di suscitare domande. A Palermo non trascurerò le nuove drammaturgie e i nuovi linguaggi perché soltanto in questo modo si possono stimolare giovani autori a scrivere su determinati argomenti. Nello stesso tempo si possono offrire opportunità a nuovi registi. Un altro mio pallino è quello di formare un piccolo nucleo di attori in grado di partecipare allo sviluppo di un programma di questo genere. Un obiettivo, che devo però verificare, è quello di riproporre il teatro popolare siciliano di cui, per ora, non conosco bene le caratteristiche, ma so che esiste». Prima di trasferirsi a Palermo, Roberto Guicciardini dovrà incontrare gli amici del Gruppo della Rocca per rimettere nelle loro mani l'attuale incarico di direttore artistico. Inoltre per il regista toscano c'è da risolvere due impegni in sospeso: la messa in scena dell'ultimo spettacolo dell'attuale stagione del Gruppo della Rocca e del «Calderon» di Pasolini per il Teatro Stabile di Berlino. «In Germania - osserva - i contratti si firmano con due anni di anticipo». Ernesto Baldo Roberto Guicciardini