Rossini torna in Italia di Armando Caruso

Rossini torna in Italia Parigi, salta «Il viaggio a Reims», Abbado lo porta a Ferrara Rossini torna in Italia A tempo di record trovati 2 miliardi Regia di Ronconi, scene di Gae Aulenti MILANO DAL NOSTRO INVIATO L'Italia batte la grandeur francese: se il teatro degli ChampsElysées abbandona il progetto europeo «Viaggio a Reims» diretto da Abbado, regista Luca Ronconi, scene di Gae Aulenti, se litiga con gli organizzatori per l'alto costo dell'allestimento che avrebbe dovuto sopportare (circa 4 miliardi) e cancella sei spettacoli, «Ferrara Musica» si fa in quattro e perii bicentenario della nascita di Rossini, con l'intervento della Regione Emilia-Romagna e delle Marche, e con un forte aiuto ministeriale, decide nel giro di un mese di riportare in Italia, dopo sette anni, il «Viaggio» rossiniano, spendendo «soltanto» due miliardi e 300 milioni, grazie anche al concorso di sponsor come l'Agip, l'Ina Assitalia, società dell'Iri. Ieri a Milano, per parlare con Abbado, sono arrivati il vicepresidente del Consiglio Nino Cristofori con il saluto di Andreotti, il sovrintendente del Rossini Opera Festival, Franco Mariotti, il sindaco di Ferrara Roberto Soffritti, Felicia Bottino, assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna, Cesare Mazzonis direttore artistico della Scala (fino a luglio, poi andrà al Comunale di Firenze), che lo ha abbracciato con grande calore. Il «Viaggio a Reims», scena cantata, la cui musica si riteneva erroneamente perduta, poi recuperata dalla Fondazione Rossini Festival, e che in parte fu riversata dal compositore pesarese nel «Comte Ory», sarà ripresa al Comunale di Ferrara il 20 febbraio alle 20,30, nell'edizione critica curata da Janct Johnson. Vi prendono parte Cecilia Gasdia, Lucia Valentini Terrani, Leila Buberli, Tiziana Fabbricini (nelle riprese del 22 e 26), Cheryl Studer, Frank Lopardo, William Matteuzzi, Lucio Gallo, Ruggero Raimondi (don Profondo), Enzo Darà, Carlos Chausson, Goran Simic, Paolo Pellegrini, Gabriele Sima, Dalia Schaechter, Claudio Otelli, Ezio Piovano. Abbado dirige la Chamber Orchestra of Europe e il Coro del Teatro La Fenice di Venezia. A proposito del coro, proprio ieri mattina s'è diffusa la notizia del ritrovamento di una parte corale anch'essa creduta smarrita, che Rossini utilizzò nel «Maometto» e che sarà inserita in extremis. Diciotto gli artisti in scena, fra i quali dieci protagonisti, che Rossini «usa» per il dramma giocoso di Luigi Balocchi, allineati in una capricciosa serie di - situazioni totalmente avulse da ogni concezione drammaturgica, trasformando così un prodotto di circostanza in quel supremo esercizio di bravura che sbalordì l'esigente pubblico parigino. Ferrara si pone al centro dell'evento musicale: la città estense, con la piazzetta del Comune, il Castello, il porticato del Duomo, Palazzo Schifanoia, Corso Ercole d'Este, grazie alla regia di Ronconi e alle scene di Gae Aulenti, sarà parte integrante dell'allestimento del «Viaggio» e accoglierà un regale corteo trionfale nel centro storico. Una scenografia naturale che darà nuovo slancio all'opera rossiniana, tanto da costringere il «Rossini Festival» a riproporre l'edizione estiva con lo stesso corteo a Pesaro. Tre le repliche, il 22-24-26 febbraio, che non concludono però i festeggiamenti rossiniani. Abbado il 28 febbraio, vigilia del bicentenario della nascita di Rossini, terrà per Ferrara Musica, di cui è presidente onorario, un Gala rossiniano durante il quale verranno eseguite arie da «Semiramide», «Tancredi», «Il Turco in Italia», «Il Barbiere di Siviglia». E proprio al «Barbiere» è legata un'altra interessante presenza: quella di Placido Domingo che, diretto da Abbado, registrerà per la Deutsche Grammophon l'opera di Rossini non nella parte del Conte d'Almaviva, bensì in quella di Figaro. E' forse la prima volta che un tenore della sua potenza e drammaticità si cimenta in un ruolo baritonale d'opera buffa. Un esperimento che, per ora, Domingo non vuole riprendere in scena, ma che ha comunque il suo fascino. Le celebrazioni di «Ferrara Musica» continueranno in collaborazione con «I Teatri» di Reggio Emilia: il 1° marzo al «Romolo Valli» Claudio Abbado dirigerà in concerto il basso Raimondi. Dunque si fa sempre più forte il sodalizio tra l'europeo Abbado e la «provinciale» Ferrara. Il musicista ha ricordato che i progetti berlinesi e viennesi continuano con rinnovato entusiasmo; che il «Simon Boccanegra» resta la sua opera più longeva (è ancora in scena dal '71), che nel '94 dirigerà al Festival di Pasqua di Salisburgo il «Boris Godunov», e sempre a Salisburgo produrrà «La casa dei morti» di Janaceck. E che è felice dell'invito della Scala con i Wiener. Ma quando tornerà per dirigervi un'opera? «Ci sono contatti con il sovrintendente Fontana, ma non sarebbe carino nei suoi confronti fare anticipazioni. Ma prometto che tornerò». Armando Caruso Il maestro dirige un Gala estense per l'anniversario del compositore E registrerà il «Barbiere» con Domingo insolito baritono || Claudio Abbado, Ferrara l'ha scippato a Parigi