Raid contro l'albergo dei neri

Raid contro l'albergo dei neri Una notte di tensione a Latina, assalito un gruppo di ex ospiti della Pantanella Raid contro l'albergo dei neri «Ci hanno aggrediti, erano armati con bastoni e coltelli» Coinvolti anche una sessantina di indiani: sette arrestati ROMA. Continua l'ondata di violenza contro neri ed immigrati. L'ultimo episodio risale all'altra notte. Una «spedizione punitiva» contro una sessantina di indiani e di un piccolo gruppo di extracomunitari alloggiati da circa un anno in un albergo a Cisterna di Latina, dopo essere stati fatti sgomberare dall'ex pastificio Pantanella di Roma, è stata compiuta da una trentina di giovani armati con catene, bastoni e coltelli. Ne è nata una maxi rissa durante la quale gli aggressori hanno danneggiato gravemente le infrastrutture dell'albergo. L'intervento dei carabinieri ha disperso il gruppo di giovani, sette dei quali - assieme a tre indiani coinvolti nella rissa - sono stati arrestati in flagranza. Dei sette arrestati, cinque sono di Cisterna e due di Latina. Altri due giovani, che avevano tre grammi di eroina in sei dosi, sono stati arrestati per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Tre giovani di Cisterna sono stati denunciati. Tutti sono stati processati con rito direttissimo dal tribunale di Latina. Il pretore Corradino Diana ha inflitto per rissa aggravata tre mesi e 20 giorni con la condizionale a quattro giovani di Cisterna, Massimiliano Capogna, di 20 anni, Alberto Palombi e David D'Attilia, entrambi di 18, Davide Mari, di 22, e a tre indiani. «Sono arrivati con un pulmino e con alcune auto. Hanno cominciato a fare a botte fuori dell'albergo con alcuni di noi, poi sono entrati e hanno sfasciato sedie e suppellettili. C'è stata una gran confusione, ma tranne qualche escoriazione, non ci sono stati feriti. I carabinieri sono arrivati dopo 15 minuti. Adesso abbiamo paura perché l'aggressione è stata fatta senza un motivo. Abbiamo saputo che alcuni ragazzi del gruppo hanno detto di essere razzisti». Shahiim, 29 anni, del Bangladesh, racconta così il raid. «Erano vestiti normalmente, nulla a che vedere con gli skinheads - ha detto - ma erano molto aggressivi. Sicuramente hanno qualcuno dietro. Avevano bastoni, catene e coltelli». Quello di Roma è l'ennesimo anello di una lunga catena di episodi di intolleranza contro gli extracomunitari. Un sindaco del Pavese, Massimo Motta di Cassolnovo, un Comune che ospita in un campo attrezzato una cinquantina di nomadi, è stato minacciato: negli ultimi giorni ha ricevuto due lettere firmate «abitanti della frazione Molino del Conte» in cui si affermava: «Se non pren¬ di provvedimenti per farli sparire dalla circolazione ci pensiamo noi con misure drastiche». Nelle ultime due relazioni semestrali al Parlamento sulla politica della sicurezza, si indicava nelle «nuove ondate immigratorie» e nelle difficoltà «di sistemazione abitativa e di integrazione dei nuovi arrivati» possibili fattori dello svilupparsi anche nel nostro Paese di fenomeni razzisti. Un rischio che negli ultimi giorni sembra stia diventando realtà. [1. s.J Gli immigrati che erano ospitati alla Pantanella sono di nuovo finiti nel mirino dei commando razzisti

Luoghi citati: Bangladesh, Cassolnovo, Cisterna Di Latina, Latina, Roma