In Calabria giunta senza psi di D. Mi.

In Calabria giunta senza psi Alla Regione In Calabria giunta senza psi CATANZARO. Il psi è fuori dalla giunta regionale calabrese. Un esito, quello della trattativa per la soluzione della crisi alla Regione Calabria, certo sorprendente se si pensa che il psi è l'unico partito ad aver sempre fatto parte degli esecutivi regionali fin dall'istituzione dell'ente, nel 1970. Anzi da più di dieci anni ha anche avuto la guida delle giunte che si sono avvicendate. Il nuovo cartello di maggioranza vede insieme - ed è la prima volta in una Regione - democristiani e pidiessini, con il contributo di pri, psdi e pli. Programma ed organigramma della nuova compagine - dopo l'accordo di massima siglato lunedì notte a Vibo Valentia - saranno messi a punto nelle prossime ore, a partire da questa mattina quando il consiglio regionale, a Reggio Calabria, sarà chiamato a votare il numero degli assessorati. Ma su quale scoglio si è infranta la salda alleanza dc-psi che, dopo la giunta di sinistra che aveva chiuso la passata legislatura, avevano varato insieme al pri un esecutivo forte dimessosi soltanto per consentire al suo presidente, Rosario Olivo, di tentare la carta alle politiche? Oltre alla mai domata conflittualità tra le varie fazioni interne, anche la pregiudiziale posta dal pds per il suo ingresso in giunta: la piena aderenza dei candidati a far parte dell'esecutivo al codice antimafia. E questo, dopo le bordate della magistratura di Palmi (che ha inviato avvisi di garanzia, per associazione per delinquere di tipo mafioso, ad esponenti del psi, tra cui i parlamentari Sisinio Zito e Sandro Principe ed i consiglieri regionali Antonio Zito e Giovanni Palamara) ai socialisti è sembrato solo un preambolo dichiaratamente anti-psi. Da qui prima la pregiudiziale contro il pds e, quindi, la decisione di abbandonare le trattative. L'unico interrogativo è, ora, se il fresco accordo reggerà alla probabile offensiva «diplomatica» da via del Corso. Da cui pare sia pronta a partire una controproposta che vedrebbe i socialisti disposti ad appoggiare dall'esterno un monocolore democristiano, [d. mi.]

Persone citate: Antonio Zito, Giovanni Palamara, Rosario Olivo, Sandro Principe, Sisinio Zito

Luoghi citati: Calabria, Catanzaro, Reggio Calabria, Vibo Valentia